Durante la "clausura" sono state migliaia le persone che comunque circolavano (autorizzate o meno) sulle strade
© Vigili del Fuoco
La Polizia Stradale e i carabinieri hanno diffuso i dati sugli incidenti avvenuti nel periodo del lockdown. E si tratta di numeri che, se confrontati con lo stesso periodo dell'anno precedente, sono in forte riduzione. Ma non c'è stato mai un azzeramento, anche se qualcuno avrebbe potuto pensarlo. Per le strade erano migliaia i mezzi che circolavano, quasi tutti erano autorizzati se pensiamo agli autotrasporti, altri magari si dirigevano sul luogo di lavoro. E certo, c'era anche qualcuno non autorizzato. Nel periodo i chiusura totale il numero degli incidenti è crollato facendo comunque registrare un -72%.
I dati nella chiusura totale - Durante il lockdown c'è stata una drastica riduzione degli incidenti stradali, diminuiti del 72% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente mentre a partire dal 3 maggio, con le prime riaperture, la diminuzione si è ridotta al 40,4%. Tre sono i periodi presi in considerazione. Il primo prende in considerazione l'era "pre-covid", dall' 1 gennaio al 29 febbraio: in due mesi si sono verificati 10.033 incidenti, 475 in meno (il 4,5%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In questo periodo sono però aumentate le vittime (+5,5%) passate da 217 a 229.
Dal 1 marzo al 3 maggio, invece il calo è del 72%, con gli incidenti scesi dai 12.212 del 2019 ai 3.414 del 2020. In calo del 70,2% anche le vittime, passate da 275 a 82. Infine, il terzo periodo preso in esame è quello delle riaperture, dal 3 maggio al 24 giugno. Si sono registrati 6.587 incidenti, il 40,4% in meno rispetto al 2019 quando furono 11.048, e 167 vittime, il 34,3% in meno (erano 254 l'anno scorso).
Le tabelle