Il figlio dell'ex parlamentare Denis Verdini ha chiesto di patteggiare una pena a due anni e dieci mesi
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Tommaso Verdini, figlio dell'ex parlamentare Denis, ha chiesto di patteggiare una pena a due anni e dieci mesi nell'ambito dell'indagine sulle commesse in Anas, in cui si procede per corruzione e turbativa d'asta. L'indagato è ora in attesa dell'eventuale via libera della Procura di Roma sulla richiesta.
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Nelle scorse settimane i pm della Capitale, coordinati dall'aggiunto Paolo Ielo, avevano chiesto e ottenuto il giudizio immediato per Tommaso Verdini e altri indagati tra cui Fabio Pileri, socio del figlio dell'ex parlamentare nella società Inver, che si occupa di lobbying. Coinvolti anche Paolo Veneri, Luca Cedrone, Antonio Samuele Veneziano, Stefano Chicchitani, Angelo Ciccotto e Domenico Petruzzelli.
Al centro dell'inchiesta ci sono la rete di consulenze e gli appalti pubblici banditi dall'Anas. Nel procedimento si contestano, a seconda delle posizioni, oltre ai reati di corruzione e turbata libertà degli incanti, anche il reato di traffico di influenze illecite. In particolare, nel mirino degli inquirenti è finita una gara da 180 milioni di euro per l'affidamento di lavori per il risanamento di gallerie.
Nell'ordinanza di misure cautelari, eseguita a dicembre 2023, si parla di "una triangolazione con reciproci scambi e vantaggi", affermando che sia Tommaso Verdini sia il padre Denis avrebbero promesso "vantaggi sul fronte degli appalti istituzionali alle imprese che si rivolgevano a loro". Secondo gli inquirenti, ci sarebbero stati scambi illeciti per pilotare appalti su alcune imprese.