L' "amicizia" con Princi, migliore amico del ragazzo ucciso, la scomparsa nella notte prima dell'omicidio e quella chiave gelosamente conservata...
È ancora avvolta nel mistero la figura di Anastasia Kylemnyk, fidanzata di Luca Sacchi, il ragazzo ucciso per l'acquisto di 15 chili di droga. In particolare, a insospettire gli inquirenti è lo strano legame con Giovanni Princi, miglior amico della vittima e ora in carcere per i fatti legati al delitto. La procura sta cercando di capire perché la notte prima dell'omicidio Anastasia e Giovanni scompaiono per alcune ore senza riuscire a fornire una spiegazione convincente. Un buco temporale pieno di ombre.
L'inchiesta - Sono i genitori di Luca i primi a rivelare al Pubblico Ministero alcuni episodi che lascerebbero intendere un singolare rapporto di complicità. È proprio la madre del ragazzo a parlare: "Il 22 ottobre mi accorsi che Luca aveva preso dalla finestra il cane di Anastasia e mi colpì il fatto che lei non mi avesse nemmeno salutata". A quel punto la 25enne ucraina sparisce. "Luca - prosegue la madre - mi disse che sarebbe tornata ma aveva da fare. Dopo due ore chiesi ancora a mio figlio dove fosse Anastasia e lui mi disse che era andata a prendere Giovanni Princi e che avrebbero cenato a casa". Ma a mezzanotte Anastasia e Giovanni non sono ancora tornati, malgrado le due abitazioni siano distanti dieci minuti d'auto l'una dall'altra. Cosa è successo in quelle ore? Perché nessuno dei due sa fornire una motivazione?
Il mistero della chiave. Nel corso delle indagini, gli investigatori trovano nel portafoglio della Kylemnyk una chiave, avvolta gelosamente in un fazzoletto, Dalla forma si suppone possa servire ad aprire un armadio o un cassetto, la porta di un ripostiglio e di una cantina. Ma perché custodirla così gelosamente? L'ennesimo mistero ancora celato dalla fidanzata di Luca.