Unica speranza: la pace fiscale

Ancona, imprenditore scrive a Di Maio e Salvini: "Troppe tasse, lo Stato mi sta uccidendo”

A "Stasera Italia" su Rete 4 Roberto Busco lancia un appello ai due vicepremier per non dover licenziare gli operai.

11 Ott 2018 - 09:35
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“Mi sento con un cappio al collo, mi stanno veramente uccidendo”: è così che si sfoga Roberto Busco, imprenditore anconetano di 69 anni, messo in ginocchio dai debiti col fisco. L'uomo si è rivolto in cerca di aiuto ai due vicepremier per provare a spiegare la sua situazione.

“Non potevo fare altro – racconta ai microfoni di Stasera Italia – ho scritto loro per chiedere se devo chiudere e licenziare tutti gli operai oppure se mi danno una possibilità”. Il problema lo spiega lo stesso imprenditore, che opera nel campo delle piscine: “Continuano ad arrivare cartelle esattoriali, ma la vera beffa è il pagamento delle tasse sull’immobile nel periodo in cui è stato chiuso. Non posso pagare delle tasse con dei redditi che non ho avuto”. Ora spera che il governo approvi la pace fiscale, che per lui significherebbe salvezza.

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