Il Papa recita l'Angelus dal Policlinico Gemelli
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Francesco saluta i fedeli dal balcone del decimo piano del policlinico di Roma dove è ricoverato da domenica: "La premura di chi cura è come una carezza". E poi: "Anche la Chiesa non veda sanità"
"Cari fratelli e sorelle sono contento di poter mantenere l'appuntamento domenicale dell'Angelus, anche qui dal Policlinico 'Gemelli'. Vi ringrazio tutti: ho sentito molto la vostra vicinanza". Sono le parole di Francesco prima di recitare l'Angelus dal balcone del Policlinico Gemelli di Roma dove è ricoverato. Il Papa torna a sottolineare l'importanza di un "buon" servizio sanitario "accessibile a tutti": "Non bisogna perdere questo bene prezioso".
Sanità pubblica bene da non perdere "In questi giorni di ricovero in ospedale - ha spiegato il Pontefice prima della recita dell'Angelus- , ho sperimentato quanto sia importante un buon servizio sanitario, accessibile a tutti, come c'è in Italia e in altri Paesi. Un servizio sanitario gratuito che assicuri un buon servizio accessibile a tutti. Non bisogna perdere questo bene prezioso. Bisogna mantenerlo! E per questo occorre impegnarsi tutti, perché serve a tutti e chiede il contributo di tutti". "Anche nella Chiesa succede a volte che qualche istituzione sanitaria per una non buona gestione non va bene economicamente, e il primo pensiero che ci viene è venderla - ha evidenziato -. Ma la tua vocazione di Chiesa non è avere dei quattrini, è fare servizio, e il servizio è sempre gratuito. Non dimenticatevi: salvare l'istituzione gratuita".
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Pregare per tutti i malati, perché i bimbi soffrono? "Pregare per tutti i malati, specialmente per quelli in condizioni più difficili: nessuno sia lasciato solo, ognuno possa ricevere l'unzione dell'ascolto, della vicinanza, della tenerezza, e della cura", ha dichiarato Francesco, che poi punta il focus dell'attenzione sui più piccoli malati: "Qui ci sono alcuni amici bambini malati, perché soffrono i bambini? Perché soffrono i bambini è una domanda che tocca il cuore". Prima di affacciarsi dal balcone dove ha recitato l'Angelus, Papa Francesco ha fatto visita al reparto oncologico pediatrico che si trova sullo stesso piano. Qui ha salutato i piccoli pazienti insieme ai loro genitori. Alcuni di loro poi, il Papa li ha portati con sé sul balcone per la recita della preghiera, come Anna, di 13 anni, che proprio alcuni giorni fa aveva scritto una lettera al Papa che è stata sottoscritta da tutti i piccoli pazienti della pediatria oncologica. Insieme a Francesco sul balconcino c'erano poi Giorgio di quattro anni, Michael di sei, ed Elena, di 13.
La premura di chi cura è come una carezza "Il Vangelo di oggi - ha poi proseguito Francesco durante la recita dell'Angelus - dice che i discepoli di Gesù, inviati da Lui, 'ungevano con olio molti infermi e li guarivano'. Questo 'olio' ci fa pensare anche al sacramento dell'Unzione dei malati, che da' conforto allo spirito e al corpo. Ma questo 'olio' e' anche l'ascolto, la vicinanza, la premura, la tenerezza di chi si prende cura della persona malata: è come una carezza che fa stare meglio, lenisce il dolore e risolleva. Tutti noi, tutti, abbiamo bisogno prima o poi di questa 'unzione' della vicinanza e della tenerezza, e tutti possiamo donarla a qualcun altro, con una visita, una telefonata, una mano tesa a chi ha bisogno di aiuto".
Prima uscita pubblica dopo l'intervento Prima uscita pubblica di papa Francesco dopo l'intervento chirurgico al Policlinico Gemelli di Roma. Francesco si e' affacciato dal decimo piano del nosocomio romano per la recita dell'Angelus domenicale. Ad ascoltarlo e incoraggiarlo circa un centinaio di fedeli di molte parti del mondo che hanno intonato canti ed esposto alcuni striscioni. Tra questi, un grande quadro che lo ritraeva mentre liberava una colomba bianca simbolo di pace. Il Papa si è affacciato puntualmente alle 12 dal balconcino antistante la sua stanza, dove era stato allestito un legio e portato un microfono. Francesco è apparso in buona salute anche se la voce è sembrata un po' rauca. Unico segno dell'intervento subito per la rimozione di una stenosi diverticolare al colon, una fasciatura alla mano destra con una piccola cannula.