Sottratte anche alcune mail tra funzionari di palazzo Chigi e polizia sulla visita del premier Gentiloni prevista mercoledì a Bologna
Centinaia di file, tra mail, ordinanze di servizio delle questure, buste paga e documenti di appartenenti a forze armate, sono stati sottratti alle istituzioni italiane ed europee da Anonymous. Lo ha annunciato il gruppo di hacker, spiegando che i dati sono stati rubati a ministeri, corpi dello Stato e istituzioni. Sottratte anche alcune mail tra funzionari di palazzo Chigi e polizia sulla visita del premier Gentiloni prevista mercoledì a Bologna.
Il post di Anonymous: "La rivoluzione passa anche da qui" - I documenti sono stati messi in rete da Anonymous accompagnati da un post: "Cittadini - scrivono gli hacker - siamo lieti di annunciarvi, per il diritto della democrazia e della dignità dei popoli, che siamo in possesso di una lista di dati personali relativi al Ministero dell'Interno, al Ministero della Difesa, alla Marina Militare nonché di Palazzo Chigi e Parlamento Europeo".
"Governo corruttore di democrazia - prosegue il post - la rivoluzione passa anche qui, inarrestabile, il cui ideale conosce ora i vostri nomi, i vostri contatti telefonici, le vostre residenze. Possediamo anche fotocopie dei vostri documenti personali, di quelli dei vostri parenti ed amici, contratti di lavoro, contratti d'affitto, buste paghe e molto altro. Per l'ennesima volta lo Stato Italiano tradisce ed imbarazza i valori dei nostri militari che hanno giurato di difenderlo. Ma difendere chi? Difendere i propri cittadini o un governo che imbarazza le stesse forze di difesa?".
I documenti rubati - Tra i documenti scaricabili dalla rete diversi sono molto recenti: c'è, ad esempio, un'ordinanza della questura di Roma relativa a diverse manifestazioni datata 10 novembre e uno scambio di mail tra funzionari di palazzo Chigi e della sicurezza contenente i nomi degli appartenenti alle forze di polizia incaricati di fare oggi a Bologna un sopralluogo in vista della visita, domani, del premier Gentiloni.
Ci sono poi diverse altre ordinanze di servizio, le frequenze radio chieste e concesse all'Italia per le comunicazioni di sicurezza in occasione della visita del presidente del Consiglio a Bruxelles dal 19 e 20 ottobre, un documento del "Centro unico stipendiale esercito" con le disposizioni relative agli stipendi dei militari, i numeri di cellulare di personale del ministero dell'Interno in missione all'estero. E, ancora, dati personali e foto di agenti e militari: curricula, dichiarazioni dei redditi, fotocopie di passaporti e carte d'identita', buste paga e contratti d'affitto.
La Difesa: "Non sono entrati nelle nostre reti" - Da parte sua, lo Stato Maggiore della Difesa spiega che "le informazioni sono provenienti da una sottrazione di dati e documenti personali contenuti soprattutto in mail private di singoli dipendenti dell'Amministrazione Difesa, con una palese violazione della privacy. Nessuna informazione a uso d'ufficio è stata in alcun modo trafugata, né, tanto meno, dati e argomenti classificati".