Un professionista ha ricevuto in dono da un suo parente un patrimonio ricchissimo, ma lo ha scoperto con dieci anni di ritardo: ora deve pagare le tasse allo Stato
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Un'eredità da cinque milioni di euro: denaro, azioni, fondi di investimento, alloggi, garage, terreni. Il tutto senza essere riscosso, per ben dieci anni: ora il fisco lo insegue. E' la vicenda paradossale, ripresa da La Stampa, accaduta a un professionista di Aosta che ha ereditato questo ricco patrimonio da un suo parente ma "a sua insaputa".
Lo ha scoperto, infatti, solo quando il fisco ha bussato puntuale alla sua porta contestandogli tasse non pagate. "Ho ereditato mia insaputa - prova a giustificarsi il neo-Paperone - nessuno mi ha avvertito. E sa perché? Perché la legge non lo prevede. Non c'è scritto da nessuna parte che devi avvertire un erede sul fatto che ha ereditato, e così lui può anche restare all'oscuro di tutto, come è accaduto a me. Il problema, ora, è dimostrarlo allo Stato che mi insegue accusandomi di aver evaso il fisco". La storia surreale è sbarcata anche in Parlamento.
"Ho fatto presentare - racconta - una proposta di legge, con la necessaria consulenza del notaio volta a far informare i beneficiari di eredità del fatto che hanno ereditato. Farà ridere, ma è così". In realtà, gli eredi della fortuna sono i due figli del professionista, perché è lo scomparso suocero ad aver lasciato una montagna di soldi ai famigliari, ma siccome il valdostano è vedovo, il lascito (per un quarto) è andato ai suoi due figli, ovviamente anche loro all'oscuro di tutto. Ora Franco Cardiello, senatore Pdl e primo firmatario del disegno di legge per cambiare la normativa sulle successioni, propone di "ovviare ad una palese disfunzione dell'ordinamento".