"Le Iene" testano le loro funzionalità e spiegano quali sono quelle più efficienti
Forse non tutti sanno che esistono delle app capaci di comunicare, in tempo reale, la situazione dei pronto soccorso nelle città italiane. Lo spiegano in un servizio "Le Iene" che testano le diverse applicazioni sottolineando le loro funzionalità e capendo se ci sono, eventualmente, delle anomalie.
Le regioni dotate di app - "Sembra una stupidata, ma in settimane come queste in cui l'influenza sembra essere molto severa, app come queste che segnalano il pronto soccorso più vicino e quello in cui c'è meno da aspettare possono rivelarsi molto utili", spiega l'inviato del programma di Italia 1, Gaetano Pecoraro. Cercando sul web è possibile individuare l'app dedicata alla regione di riferimento, ma non tutte hanno la propria. Per esempio Liguria, Abruzzo, Trentino usano i propri siti web per aggiornare la situazione dei loro pronto soccorso. Altre, invece, come Lombardia, Veneto, Emilia Romagna o Lazio hanno le proprie app.
Le app testate dalla trasmissione di Italia 1 -"Le Iene" quindi provano tre applicazioni diverse per capire il loro effettivo funzionamento. L'app lombarda si chiama "Salutile". L'applicazione segnala la situazione di tutti i pronto soccorso, individua quello meno affollato ed effettivamente una volta sul posto l'inviato delle "Iene" verifica che quanto già evidenziato dall'app corrisponde. "Pronto soccorso Romagna" è invece quella della regione Emilia Romagna. Anche questa applicazione si rivela precisa, ma così come il Lombardia anche qui i pazienti del pronto soccorso e gli stessi operatori sanitari sembrano non conoscerla. Impeccabile la situazione in Veneto con l'app dal nome "viviVeneto". Anche in questo caso, infine, "Le Iene" rilevano la precisione del sistema e la corrispondenza tra quanto indicato dall'app e la condizione dei pronto soccorso della Regione.