L'accusa è di aver fatto cartello per accordarsi su una serie di aspetti della gara per la manutenzione degli istituti e dividersi i lotti dell'appalto da 1,6 miliardi di euro
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Altri sei indagati nell'inchiesta sugli appalti Consip. La procura di Roma ha comunicato la chiusura di indagini a carico dei responsabili di tre aziende: Cns, Manutencoop e Roma Multiservizi; i dirigenti sono accusati di aver fatto cartello nella gara per la manutenzione e la pulizia degli istituti scolastici denominata "Scuole belle". Gli indagati sono accusati di turbativa d'asta.
I responsabili delle società infatti si sarebbero accordati su diversi aspetti per aggiudicarsi le gare promosse per conto del Ministero dell`Economia, attraverso anche il restringimento della concorrenza, partecipando comunque separatamente al bando da 1,6 miliardi di euro. La vicenda risale al 2012.
Il filone della mega inchiesta sugli appalti Consip potrebbe quindi concludersi con un processo a Roma a carico dei sei, tra titolari e responsabili legali delle realtà in questione, considerando che i pm hanno notificato la chiusura dell'inchiesta, che precede la richiesta di rinvio a giudizio Già nel 2015 l'Antitrust segnalò una serie di irregolarità.
L'inchiesta su "Scuole belle" è stata coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e seguita dai pm Mario Palazzi e Letizia Golfieri. Alla base dell'indagine, scambi di informazioni, incontri segreti, documenti ufficiali e mail con anticipati i risultati dell'asta. Gli accordi erano finalizzati al condizionamento di almeno 8 lotti su 13 geografici. Le coop si sarebbero quindi aggiudicate la totalità del servizio nell`Italia centro-settentrionale.