"Poi sarà il Santo Padre a dirmi quanto tempo ci vorrà", ha aggiunto durante la visita in una parrocchia a nord della città
L'arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, ha preannunciato le sue dimissioni durante la visita in una parrocchia che ospita alcuni profughi, a nord della città meneghina. "Penso che nella vita ogni uomo abbia i suoi tempi - ha affermato -. I sacerdoti e i vescovi quando compiono 75 anni sono invitati a lasciare il loro ruolo ai più giovani. Il 7 novembre compirò gli anni, mi dimetterò". "Il Papa poi mi dirà quanto tempo ci vorrà", ha aggiunto.
"Ringrazio il Signore per il segno bello di questa comunità di donne e uomini di diverse etnie e paesi di provenienza, che qui è accolta. Sono figli di Dio che hanno in comune l'esperienza dell'umanità: del nascere, crescere, imparare, stabilire relazioni, sperimentare i bisogni e la solidarietà dell'accoglienza nella prova", ha poi affermato il cardinale Scola, rivolgendosi ai migranti.
"Il vostro essere qui è espressione di tempi difficili - ha proseguito - ma l'accoglienza che sperimentate fa vedere che tutti siamo uomini e donne a immagine di Dio, anche se spesso a causa del male non sempre si dà testimonianza dell'amicizia e della solidarietà. Porto un carezza particolare ai più piccoli che all'inizio della loro vita stanno sperimentando una prova così grande".
"La loro presenza invita a sperare e spalanca al futuro. Tutti insieme - profughi, parrocchia, volontari, Casa della carità - avete posto nel cuore di Milano un segno che brilla come una stella e non si spegnerà. E un bel segno anche quello di chi ha sacrificato le ferie per portare qui aiuto". "È bello - ha concluso - vedere come nel popolo ci sia questo moto di autentica compassione: se l'accoglienza è proposta bene come qui, diviene possibile e praticabile".