Nata in Bangladesh e cresciuta in Italia, la ragazza, in un primo momento, ha finto di accettare l'accordo; alla fine ha chiesto aiuto
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Le avevano imposto un matrimonio con un cugino molto più grande. Un matrimonio che lei non voleva. La sua “colpa”? Quella di essersi scelta un fidanzato da sola. Così, ha deciso di scappare e di ribellarsi a un futuro già scritto, non da lei, e di chiedere aiuto. È la storia di una 17enne, nata in Bangladesh e cresciuta in Italia. È stata soccorsa in ospedale con il Codice rosa, dedicato alle vittime di violenza. Lo riporta La Nazione.
Inizialmente, la ragazza aveva finto di voler accettare l’imposizione dei genitori. Poi è riuscita a fuggire e ad andare in ospedale. Ora sta cercando aiuto per svincolarsi dalle nozze combinate. E' una delle tante storie trattate con il Codice rosa nel 2017. Non tutti, però, hanno il coraggio di denunciare. “C’è una sostanziale sfiducia”, ha dichiarato a La Nazione Silvia Gatto del San Donato di Arezzo.
Il Codice rosa - Il Codice rosa è un percorso di accoglienza al pronto soccorso riservata esclusivamente alle vittime di violenza, senza distinzione di genere ed età. Si tratta di un codice virtuale - affiancato ai codici di gravità - il cui punto di forza è una task force interistituzionale formata da personale socio-sanitario (infermieri, medici, assistenti sociali, psicologi), magistrati e ufficiali di Polizia giudiziaria impegnati in un'attività di tutela delle fasce deboli della popolazione. La vittima viene condotta in una sala dedicata all’interno del pronto soccorso per controlli e consulenze mediche. La Toscana è stata la prima regione ad attuare questo protocollo. Protocollo che, nonostante sia stato esteso a livello nazionale con un emendamento, non è ancora tanto diffuso e conosciuto.