Inizialmente si era fatta strada l'ipotesi di una possibile intossicazione alimentare. Ma gli accertamento hanno escluso la presenza del botulino
La donna morta il 31 ottobre dopo essere stata ricoverata due volte in ospedale per fortissimi dolori gastrointestinali dopo una cena in pizzeria potrebbe essere stata uccisa da un pesticida. È l'ipotesi che si fa largo nell'indagine sulla morte di Gerardina Corsano, 45enne di Ariano Irpino (Avellino). Inizialmente si era fatta strada l'ipotesi di una possibile intossicazione alimentare a seguito di una serata in pizzeria trascorsa insieme al marito, Angelo Meninno, 52 anni, anche lui rimasto intossicato e dimesso dall'ospedale solo tre giorni fa. Ma gli accertamenti hanno escluso la presenza del botulino.
© Tgcom24
La Procura di Benevento, che coordina le indagini, aveva disposto il sequestro di alcuni campioni di alimenti nella pizzeria, ma dagli esami eseguiti nei laboratori dell'Istituto superiore di sanità a Roma non sarebbe emersa la presenza di botulino negli alimenti utilizzati per il condimento della pizza, come inizialmente sospettato.
La pizzeria è stata poi dissequestrata su richiesta dei titolari. Avanza ora l'ipotesi di un contatto con sostanze chimiche, in particolare un pesticida che potrebbe essere stato utilizzato nell'azienda in cui lavora il 52enne, circostanza che però potrà essere confermata solo dai risultati definitivi dell'autopsia eseguita sabato scorso sul corpo della donna.
Se dovesse essere confermato che l'intossicazione della coppia non è stata provocata dagli alimenti consumati il 28 ottobre nella pizzeria di Ariano Irpino, cambierebbe totalmente la posizione dei titolari, iscritti nel registro degli indagati con l'ipotesi di omicidio colposo e lesioni. Le stesse ipotesi di reato che vengono contestate al medico del pronto Soccorso dell'ospedale "Frangipane" di Ariano Irpino che aveva dimesso la coppia dopo averla visitata in due distinte occasioni.
Intanto, i funerali di Gerardina Corsano sono stati celebrati nella chiesa di Maria Santissima Addolorata ad Ariano Irpino. Per l'occasione i legali del marito, gli avvocati Fabio De Donato e Giovanni Pratola, hanno chiesto alla stampa di tenere le telecamere lontane dalla chiesa nel rispetto del dolore dei parenti.