Dal Centro Epson Meteo un gioco interattivo per i più piccoli
Cultura scientifica, innovazione e gioco. C’è tutto questo, e non soltanto, in MeteoHeroes. Nato nel 2015 da un’idea del Centro Epson Meteo, l’ambizioso progetto è rivolto soprattutto alle nuove generazioni. A partire dai più piccoli. Attraverso una nuovissima e divertente App, i bimbi (insieme, naturalmente, ai loro genitori) impareranno a conoscere l’affascinante mondo della meteorologia, ponendo giorno dopo giorno le basi per una coscienza ecologica e ambientale. Per conoscere nei dettagli il progetto, che promette sin d’ora di riscuotere grandissimo successo, abbiamo intervistato Andrea Giuliacci, meteorologo del Centro Epson Meteo. Determinante il suo lavoro, insieme a quello degli altri colleghi, affinché si verificasse che tutte le informazioni scientifiche riportate nel progetto fossero corrette, nonché comunicate ai bambini nel modo più adeguato.
Da dove nasce l’idea del progetto?
Nasce da una precisa considerazione che abbiamo fatto al Centro Epson Meteo nel corso degli ultimi anni. Ci siamo resi conto, cioè, che spesso si parla di cambiamenti climatici, coscienza ecologica, rispetto per l’ambiente, senza che nel pubblico ci sia un’adeguata consapevolezza di ciò di cui si discute. Per non parlare dei fenomeni meteorologici. La maggior parte della gente, per esempio, parla di uragani e trombe d’aria come se fossero la stessa cosa. È difficile istruire le persone adulte su tematiche specifiche e, spesso, complesse, come possono essere quelle meteorologiche e climatiche. Ci siamo convinti che, per creare una solida base scientifica, si debba iniziare già da piccoli. E quale strada migliore per fare questo, se non il gioco? Oggi tutto si fa con gli smartphone, con il digitale: quindi l’ideale era pensare a una nuova app. Uno strumento divertente e innovativo, che desse ai bambini le basi della meteorologia rendendo semplici i temi più complessi. Il tutto, appunto, attraverso il gioco.
Ritieni che la soluzione ai problemi ambientali e climatici sia, potenzialmente, nelle mani dei bambini di oggi?
Certo. È difficile cambiare i comportamenti di un cinquantenne o di un sessantenne. Parliamo di gente cresciuta col boom economico, con la convinzione che l’energia sia sempre disponibile e sia poco costosa. Ma oggi sappiamo che le cose non stanno più così. Purtroppo, cambiare queste convinzioni è difficile. Per fare vera cultura, dobbiamo partire dai più piccoli. Se insegniamo ai nostri bambini le nozioni scientifiche fondamentali, da adulti questi sapranno che l’energia è preziosa, e non va sprecata. Capiranno che bisogna tenere comportamenti virtuosi dal punto di vista ecologico non perché ce lo impone qualcuno, ma perché questo è l’unico modo per salvare il Pianeta. Il mondo, rispetto soltanto a pochi decenni fa, è cambiato. E i bambini devono saperlo. Dobbiamo radicalmente cambiare le nostre abitudini, prima che sia troppo tardi.
La nuova app di MeteoHeroes è scaricabile gratuitamente sulle diverse piattaforme Google Play, App Store e Android. Cosa prevede per il varo di questo progetto?
L’idea è quella di fare cultura: e la cultura non può essere a pagamento. Per questo l’app è disponibile sulle piattaforme, in italiano, gratuitamente. Da pochi giorni, inoltre, è disponibile in lingua inglese nei paesi anglosassoni (Usa, Australia, Regno Unito, Scandinavia). Infine, da dicembre 2016 arriverà anche in Cina: e la lingua sarà naturalmente il cinese. Non esistono altri progetti dedicati alla diffusione della cultura meteorologica per i bambini più piccoli. Noi siamo stati i primi in assoluto a ideare un’iniziativa del genere. Certo, ci sono altre app per ragazzi e adolescenti, ma per i più piccini no. E poi c’è l’aspetto del gioco. L’innovazione, dunque, è duplice: il target (ossia i bambini più piccoli) e le modalità di utilizzo (il gioco su piattaforma digitale).