la nuova inchiesta

P4, da lunedì il faccendiere Bisignani dal gip

Al via gli interrogatori di garanzia ma il sottufficiale dei Cc La Monica è in Senegal quindi irreperibile e l'on Papa potrebbe aspettare l'ok della Giunta per le autorizzazioni della Camera

22 Giu 2011 - 11:18
Luigi Bisignani ©  Olycom

Luigi Bisignani © Olycom

Partiranno la prossima settimana gli interrogatori di garanzia nell'inchiesta sulla cosiddetta P4. Ma probabilmente il gip ascolterà solo Luigi Bisignani, l'unico dei tre convocati intenzionato a presentarsi. Il sottufficiale dei carabinieri, Enrico La Monica, è irreperibile perché vive da alcuni mesi in Senegal, mentre il deputato del Pdl, Alfonso Papa, sembra voler aspettare la pronuncia della Giunta per le autorizzazioni della Camera.

Bisignani e agli arresti domiciliari e ha diritto all'interrogatorio di garanzia per il provvedimento entro dieci giorni dall'esecuzione. Ma sembra che già all'inizio della settimana venga ascoltato dal giudice.

Intanto, su Papa, che è stato pubblico ministero a Napoli, il procuratore generale della Cassazione ha avviato un'indagine disciplinare. L'Associazione nazionale magistrati sollecita il probiviri a valutare la sua permanenza nell'Anm in seguito alla gravità degli episodi contestati al parlamentare (soldi e regali in cambio di promesse di interventi per favorire la soluzione di casi giudiziari).

A carico del senatore Papa i pm Henry John Woodcock e Francesco Curcio e il procuratore aggiunto Francesco Greco, della Procura di Napoli, hanno raccolto un nutritissimo fascicolo con oltre un centinaio di interrogatori a persone informate dei fatti, tra cui diversi personaggi di ambienti della politica e dell'imprenditoria, e un numero rilevante di intercettazioni telefoniche.

La procura sta valutando inoltre la possibilità di riuscire a estradare in Italia il carabiniere La Monica - accusato di aver procurato ai coindagati, in particolare a Papa, informazioni riservate su indagini in corso - ma di difficile attuazione poiché tra Italia e Senegal non esistono accordi in tal senso. Per il momento l'indagato risulta irreperibile e tra qualche giorno, quando giungerà ai magistrati il verbale delle "vane ricerche" da parte degli organi di polizia giudiziaria, diventerà latitante.

Il caso non esclude l'apertura di altri filoni d'indagine. Già dalla lettura dell'ordinanza di custodia emerge, tra l'altro, che altri esponenti di organi di polizia, ancora da identificare, avrebbero compiuto violazioni di segreti su inchieste su appalti e pubblica amministrazione.

(Segue con le regalie di Papa alle amiche)

© Ansa

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Ville di lusso e Rolex, le regalie di Papa
Il deputato Alfonso Papa, ex magistrato alla procura di Napoli, membro della giunta dell'Associazione nazionale magistrati, vicecapo di gabinetto del Guardasigilli Roberto Castelli, nominato alla direzione generale degli Affari civili, e membro della commissione parlamentare Antimafia, definito una vera e propria "talpa" da Bisignani, poi faceva regali lussuosissimi a compagne, amiche e conoscenti varie. Secondo quanto riporta il quotidiano La Repubblica, si parla di auto e orologi di lusso, appartamenti, crociere e posti di lavoro. Maria Roberta Darsena dice di aver conosciuto Papa "nel 1999 all'Università di Napoli quando io dovevo sostenere l'esame di diritto commerciale e lui era assistente... Il Papa per il mio compleanno del 2010 mi ha regalato la sua Jaguar XKR argento metallizzato". Auto che la donna riconsegnò al concessionario perché di manutenzione molto costosa e che Papa si riprese facendo un finto atto di vendita: "...mi disse di non preoccuparmi e che aveva falsificato la mia firma reintestandosi la macchina". La donna è stata assunta grazie a lui - che le disse di essere amico dell'ex presidente - all'ufficio legale delle Poste. Sempre a lei regalò un orologio Rolex, "un braccialetto tennis di oro bianco e diamanti", un anello, un altro orologio, "diverse borse": tutti oggetti che non erano contenuti nelle loro confezioni originali.

Papa avrebbe poi disposto in modo "anomalo" secondo i magistrati di alcuni immobili non di sua proprietà e con affitto pagato da altri, noti imprenditori o parenti come il suocero. Come una villa all'Olgiata in cui il parlamentare viveva con una Ludmyla Spornyk, detta Luda, ragazza dell'Est, fatta assumere all'Eni.

Repubblica parla anche di un appartamento in in via Giulia, nel centro di Roma, di una casa a Talenti, un altro "prestigioso appartamento" in via Capo Le Case. Ascoltata Luda, parla anche di soggiorni pagati per lei da Papa in alberghi prestigiosi - dal De Russy a Roma al Mareblu di Ischia, al Principe di Savoia di Milano - oltre a crociere e regali vari (ancora una volta un Rolex. Un'altra donna conosciuta in spiaggia vicino a Latina riceve 700 euro di "aiuti" al mese da Papa, oltre a una Jaguar compresa di bollo e assicurazione.

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