RITO ABBREVIATO

Tassista ucciso, 16 anni di carcere a Ciavarella

Sentenza con il rito abbreviato: omicidio volontario aggravato dai futili motivi

14 Lug 2011 - 18:52
 © LaPresse

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E' stato condannato a 16 anni di carcere per omicidio volontario aggravato dai futili motivi Morris Ciavarella, uno dei tre aggressori che il 10 ottobre 2010 pestarono a sangue il tassista milanese Luca Massari, morto dopo un mese di coma. La sentenza è stata emessa con il rito abbreviato dal gup di Milano Stefania Donadeo. Rinviati a giudizio gli altri due imputati: la fidanzata di Ciavarella, Stefania Citterio, e il fratello di lei, Pietro.

Il pm di Milano Tiziana Siciliano aveva chiesto una condanna a 30 anni di reclusione per omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi. Il gup, mantenendo l'imputazione per omicidio volontario, ha escluso l'aggravante della crudeltà e concesso a Ciavarella le attenuanti generiche, equivalenti all'aggravante per futili motivi. Nel dettaglio, dunque, giudice è partito dalla pena base di 24 anni per il reato di omicidio volontario, ridotta poi a 16 per lo sconto del rito abbreviato.

Gli altri due aggressori, la fidanzata di Ciavarella, Stefania Citterio, e il fratello di lei, Pietro, sono stati rinviati a giudizio, assieme ad un altro imputato accusato di favoreggiamento, e il processo comincerà il 16 ottobre davanti alla Corte d'assise di Milano. Il giudice ha anche disposto un risarcimento a titolo di provvisionale di 50 mila euro per i genitori e di 20 mila euro per il fratello del tassista e per gli zii, tutti parti civili nel procedimento.

Massari era stato aggredito lo scorso 10 ottobre in via Ghini, periferia sud di Milano, dopo avere investito inavvertitamente un cane e dopo essere sceso dal suo taxi per scusarsi. Era morto poi l'11 novembre scorso, dopo un mese di coma. Stando alle indagini del pm, è stato Ciavarella, 31 anni, a sferrare gli ultimi due micidiali colpi, compresa una ginocchiata in faccia, al tassista, che in precedenza era stato insultato e massacrato di botte dai due fratelli Citterio.

Soddisfatto il legale della famiglia
Esprime soddisfazione l'avvocato della famiglia Massari, Cristiana Totis, commentando a caldo il verdetto di condanna a 16 anni di carcere pronunciato dal gup di Milano nei confronti di Michael Morris Ciavarella. "Lo scopo della famiglia era ottenere una risposta dell'ordinamento - spiega il difensore - e questa risposta c'è stata perché è stato riconosciuto l'omicidio volontario e non è stato derubricato in preterintenzionale. Per questo non faremo appello". Presente alla lettura della sentenza anche il fratello di Luca Massari che non ha voluto rilasciare commenti.

La difesa: "Il reato era omicidio preterintenzionale"
"Siamo contenti che siano state riconosciute le attenuanti generiche, per lo spirito con cui Ciavarella ha partecipato al processo e gli è stata invece tolta l'aggravante della crudeltà". Questo il commento di Andrea Locatelli, legale dell'imputato. "Tuttavia la qualificazione corretta del reato resta a nostro avviso quella di omicidio preterintenzionale; faremo appello dopo aver letto le motivazioni - ha aggiunto -. In ogni caso quella di oggi è una condanna severa, è comunque dovuto il nostro rispetto a chi ha perso un familiare".

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