Versioni confuse e contraddizioni, ecco i verbali rilasciati dalla madre di Jason al Pm e al Gip
© LaPresse
Confusione, versioni che si accavallano e dettagli imprecisi. Katia Reginella, madre del piccolo Jason, ricostruisce nei verbali d’interrogatorio davanti al Pm e poi al Gip del 21 e del 22 luglio quanto accaduto.
Una versione che però viene modificata dal marito Danny Pruscino. Davanti al sostituto procuratore, la donna racconta che Jason sarebbe morto in un incidente domestico in seguito a una caduta in camera da letto: “Due colpi violenti alla testa”, dice la donna. E poi la corsa per disfarsi del corpicino del piccolo avvolto in una coperta per neonati. Katia ripete di aver fatto tutto da sola intorno alla mezzanotte di un giorno di cui non ricorda la data, ma poi il marito la smentisce, affermando di aver visto il cadavere del piccolo a casa e che la tragedia si sarebbe consumata in pieno giorno. Incalzata dal Gip, la donna va in confusione e ammette di non ricordare: “E’ andata come dice Danny”.
Resta però ancora una domanda: Dov’è il piccolo Jason? Nonostante i carabinieri abbiano setacciato tutta la zona in cui la donna sostiene di essersi disfatta del cadavere, del corpicino non vi è traccia. Ma dall’interrogatorio con il Gip emerge un’altra questione fumosa: la pista Svizzera. Da un’intercettazione ambientale effettuata sull’auto di Katia Reginella e Danny Pruscino, emerge che i due dopo la presunta morte di Jason, abbiano pensato di escogitare una via d’uscita in Svizzera per la donna. Probabilmente più una precauzione dettata dalla paura di passare guai con le forze dell’ordine che un vero piano di fuga. Tuttavia, la madre di Jason ha dichiarato di avere una zia residente a Ginevra, anche se ne esclude il coinvolgimento nella vicenda.