carcere per il commercialista Iannilli e il direttore tecnico di Selex Sistemi Integrati Fiore
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Arresti e perquisizioni sono in corso da questa mattina nell'ambito dell'indagine della procura di Roma sugli appalti Enav. Gli accertamenti sono coordinati dal procuratore aggiunto Caperna e dai pm Ielo e Bombardieri. Le manette sono scattate per tre persone. Arresti domiciliari per l'amministratore delegato di Enav Guido Pugliesi, carcere per il commercialista Marco Iannilli e il direttore tecnico di Selex Sistemi Integrati Manlio Fiore.
Perquisizioni, disposte dalla procura di Roma e affidate a Ros e Guardia di Finanza, sono in corso presso gli uffici dell'Enav e presso le abitazioni di alcuni dirigenti dell'Ente. Il sospetto di chi indaga è che i destinatari di questi accertamenti abbiano preso denaro in modo illecito nella gestione di alcuni appalti.
Anche Lorenzo Borgnogni, responsabile delle Relazioni esterne di Finmeccanica, dimissionario, è tra gli indagati. Per lui, secondo quanto si è appreso, era stato richiesto l'arresto, ma il gip non l'ha concesso.
Nell'inchiesta risulta indagato anche Giuseppe Naro, segretario amministrativo dell'Udc. Illecito finanziamento ai partiti è il reato ipotizzato. Di Naro, che ha sempre negato ogni responsabilità, aveva parlato in alcuni recenti interrogatori l'imprenditore Tommaso Di Lernia, sentito una decina di volte a partire dalla primavera scorsa dal pm Paolo Ielo.
Secondo quanto emerge dall'inchiesta, Pugliesi è accusato di illecito finanziamento in relazione ad una presunta tangente da 200mila euro versata dall'imprenditore Di Lernia, titolare della Print System, al segretario amministrativo dell'Udc Giuseppe Naro. Quest'ultimo, a sua volta, è indagato dalla Procura di Roma per illecito.
Il ruolo di Pugliesi in questo episodio sarebbe legato all'accompagnamento di Di Lernia nell'ufficio di Naro in via Due Macelli, a Roma. Per la Procura le prove dell'incontro sono dimostrate dal fatto che il telefono cellulare di Di Lernia risultava agganciato alla cella di via Due Macelli e dal passaggio della sua auto nella zona a traffico limitato (Ztl). Non solo, Di Lernia, che con le sue rivelazioni ha consentito di aprire uno squarcio nel meccanismo degli appalti dell'Enav, avrebbe riconosciuto Naro durante un interrogatorio attraverso una fotografia.
Tangente da un milione di euro
Una tangente da un milione sarebbe stata pagata dall'imprenditore Tommaso Di Lernia - interessato all'assegnazione in subappalto dei lavori affidati a Selex - ai quattro dirigenti dell'Enav.
Le indagini dal 2005 al 2010
In particolare, al vaglio del pm Paolo Ielo sono finiti lavori, sia tecnici sia di opere civili, riguardanti gli aeroporti di Napoli e Palermo. L'ipotesi di lavoro degli inquirenti e' che i lavori assegnati a Selex e subappaltati alle società Print System, Arc Trade, Techno Sky ed altre abbiano determinato una sovrafatturazione dei costi e la creazione di un 'surplus', poi redistribuito tra i soggetti coinvolti, compresi esponenti dell'Enav. Il tutto in un arco di tempo che va dal 2005 al 2010.
Il gip: atti gravissimi
Al di là della posizione del 71enne Guido Pugliesi, finito ai domiciliari, la misura del carcere disposta nei confronti di Marco Iannilli e di Manlio Fiore è ritenuta adeguata, perche' altrimenti gli indagati, stando agli arresti a casa, avrebbero la "possibilità di contatti con interlocutori terzi per movimentare flussi finanziari o per precostituire strategie difensive comuni", anche attraverso l'uso, "al fine di eludere controlli, di mezzi difficilmente intercettabili".
E' la riflessione fatta dal gip Anna Maria Fattori nell'ordinanza cautelare legata all'inchiesta sugli appalti Enav. Il giudice non ha alcun dubbio nel parlare "di fatti commessi in un contesto criminale assai ampio, solo in parte raggiunto dalle investigazioni, sicché una misura quale gli arresti domiciliari consentirebbe agli indagati, per gli inevitabili limiti dei controlli di polizia, di riprendere i contatti con tale contesto criminale e continuare a perpetrare fatti di indole analoga".
Per il gip, i fatti oggetto di indagine "sono gravissimi, al pari dei danni cagionati". E ancora: "La condotta degli indagati antecedente, contemporanea e susseguente al reato induce a prognosi negativa circa la capacità a delinquere, sì che eè presumibile che, in sede di condanna, non potrà trovare ingresso il riconoscimento delle attenuanti generiche e la pena dovrà determinarsi in misura più prossima ai massimi che ai minimi edittali".
Naro: confido nella serietà dei magistrati
"Si tratta di un atto dovuto da parte dei magistrati, nella cui serietà confido totalmente". Lo ha dichiarato Giuseppe Naro, segretario amministrativo dell'Udc, interpellato sul suo presunto coinvolgimento nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti Enav, condotta dalla procura della Repubblica di Roma.