Imputato a Milano per frode fiscale. In videoconferenza ex manager Fox
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Silvio Berlusconi è arrivato nell'aula del tribunale di Milano dove si tiene il processo Mediaset, che lo vede imputato per frode fiscale. Depositata dai legali del Cavaliere la sentenza con cui nelle scorse settimane il gup di Milano ha assolto Berlusconi per la vicenda Mediatrade. Dichiarato il "non luogo a procedersi" per David Mills e Paolo Del Bue per la sopraggiunta prescrizione del reato.
Secondo i difensori di Berlusconi la sentenza di assoluzione per la vicenda Mediatrade può avere effetti anche sul processo Mediaset.
Al deposito della sentenza non si è opposto neppure il pm Fabio De Pasquale, anche se per motivi esattamente opposti: secondo il magistrato infatti l'assoluzione decisa dal gup di Milano, Maria Vicidomini, si baserebbe proprio sul fatto che la responsabilità dell'ex presidente del Consiglio emerge "in questo procedimento", ossia il caso dei diritti tv Mediaset.
Berlusconi: "Mi farei interrogare con gioia"
Nessuno mi ha mai chiesto di sottopormi ad un interrogatorio. Se dovessero chiedermelo, accetterei con gioia". Cosi' Silvio Berlusconi ha risposto alla domanda di un cronista che gli chiedeva per quale ragione non si fosse mai fatto interrogare nel processo Mediaset, in cui risponde di fronde fiscale. "Oggi sono stato male, mi sarei sottoposto volentieri ad un interrogatorio, ma i miei avvocati mi hanno spiegato che l'udienza era dedicata all'ascolto di una testimone", ha aggiunto. "Farò dichiarazioni spontanee - ha poi precisato Berlusconi -. Il processo Mills è già prescritto , ma sta proseguendo solo per una folgorante idea dei pm di Milano". "E' tutto paradossale perché non ho mai conosciuto Mills, non c'è prova che abbia ricevuto soldi dal defunto Carlo Bernasconi (ndr manager di Fininvest) e Mills ha detto di avere ricevuto quei soldi per evitare di pagare le tasse al fisco inglese", ha concluso.
Ruby, Berlusconi: "Ragazze vittime dei pm e gip"
"Le ragazze ospiti alle serate ad Arcore sono vittime dei pm di Milano e del gip che ha dato il via al processo". Così il leader del Pdl ha commentato la decisione del tribunale di definire "parte offesa" le ragazze che hanno preso parte alle feste a villa San Martino.
Giudici: "Mills e Del Bue non assolti nel merito"
Nel processo sulle presunte irregolarità sulla compravendita dei diritti tv da parte del gruppo Mediaset, i pm Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro avevano chiesto la prescrizione dell'avvocato inglese David Mills e del banchiere Paolo Del Bue nel quadro di una strategia che punta a chiudere tutte le pendenze a carico dell'avvocato inglese prima dell'udienza del 28 novembre.
In quella data è in calendario infatti l'interrogatorio di Mills in videoconferenza da Londra e se saranno chiusi tutti i procedimenti aperti ancora a suo carico, l'avvocato potrà essere sentito come semplice testimone - quindi con l'obbligo di rispondere alle domande e di dire la verità - e non come imputato in reato connesso o come testimone assistito.
I giudici della prima sezione penale di Milano hanno tuttavia spiegato nell'ordinanza che ha dichiarato estinto per prescrizione il reato di riciclaggio contestato a Mills e Del Bue che entrambi non possono essere assolti nel merito, perché "non emerge la loro estraneità ai fatti contestati".