Federica Squarise, 28 anni, di Padova, fu assassinata il 30 giugno del 2008 a Lloret de Mar. Il barista dovrà corrispondere anche un indennizzo di 80mila euro ai genitori della vittima. Durissimo il commento del governatore del Veneto
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Santiago Victor Diaz Silva, 30 anni, uruguayano, detto "el Gordo", è stato condannato a 17 anni per aver violentato e ucciso Federica Squarise, 28 anni, di Padova. La giovane fu assassinata il 30 giugno del 2008 a Lloret de Mar, in Spagna. Lo rendono noto gli avvocati della famiglia Squarise.
In particolare, Silva è stato condannato a un anno e sei mesi di prigione per il reato di abuso sessuale e 16 anni e tre mesi per omicidio; entrambi con l'applicazione dell'attenuante della collaborazione. I giudici spagnoli hanno stabilito che dalla pena dovrà essere decurtato il tempo già trascorso in carcere dal barista uruguaiano.
"El Gordo" dovrà corrispondere anche un indennizzo di 80mila euro ai genitori di Federica. Sia l'avvocato del barista che i legali della famiglia Squarise faranno ricorso in Cassazione. Gli avvocati italiani stanno procedendo alla richiesta di indennizzo allo Stato spagnolo "e auspicano l'adozione di una legge italiana - fanno sapere - che possa favorire una normativa conforme a quella europea".
Governatore Veneto: "Uno schifo"
"Uno scandalo, anzi uno schifo". Così Luca Zaia, governatore del Veneto, commenta la sentenza del tribunale spagnolo. "All'indomani della mia dichiarazione in cui mi pareva già scandalosa la pena richiesta dal pm di 30 anni - aggiunge Zaia - ho visto ditini alzati che spiegavano come funziona la legge in Spagna. Ora sappiamo come funziona". "Hanno dato perfino delle attenuanti a un assassino che con premeditazione feroce ha rapito e massacrato una ragazza. Mi auguro - aggiunge - che il ministro Terzi intervenga in modo duro. E ancora una volta - conclude Zaia - a nome di tutto il popolo veneto mi stringo alla famiglia".
Genitori Federica: "Pena lieve"
genitori di Federica "sono molto dispiaciuti"Lo riferisce l'avvocato Agnese Usai, legale della famiglia Squarise, che ha parlato con i genitori della vittima dopo la sentenza. La pena sarebbe stata piùpesante se non fosse stata riconosciuta al "el gordo" l'attenuante della collaborazione. I genitori della ragazza, sottolinea l'avvocato, sono dispiaciuti "perché l'applicazione dell'attenuante appare poco equa. Secondo noi non era applicabile".