Due match finirono con almeno tre gol e l'over fu garantito agli scommettitori
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Sono tre le partite del nuovo filone dell'inchiesta calcioscommesse finite sotto la lente d'ingrandimento della magistratura: Napoli-Sampdoria, Brescia-Bari e Brescia-Lecce. La seconda e la terza sono scontri diretti per la zona retrocessione. Si sono giocate tutte tra 30 gennaio 2011 e il 27 febbraio.
Cosa è successo in questi match? Il 30 gennaio Napoli-Samp è una passeggiata per i partenopei, autori di un roboante 4-0 (risultato che paga l'"over", cioè quando ci sono almeno tre gol), con tre reti segnate in meno di un'ora (tra il 6' del primo tempo e il 12' del secondo) grazie a un Cavani irresistibile con un gol su rigore, con Hamsik che si unisce alla giostra del gol. I blucerchiati cadono impotenti, continuando la loro crisi che presto diverrà irreversibile: quella era la prima partita dei liguri senza Pazzini, passato nei giorni precedenti all'Inter.
Il 6 febbraio va in scena Brescia-Bari (2-0): un rigore di Diamanti dopo 16' spiana la strada alle rondinelle, nel recupero un contropiede di Caracciolo fa il resto mettendo in cassaforte il risultato. I pugliesi scivolano sempre più nel baratro.
Il 27 febbraio infine c'è Brescia-Lecce (2-2): Caracciolo e Zoboli portano avanti i lombardi al 17' e al 19', poi Corvia accorcia le distanze e Munari fissa il 2-2 al 25' del secondo tempo. Nel finale però esplode il caos per la rete che l'arbitro Morganti annulla a Caracciolo indisponendo il Brescia che giudica quel fuorigioco inesistente. Il risultato già garantisce comunque il pagamento dell'over agli scommettitori. L'autore del 2-1, Corvia, scuola Roma, è finito nelle indagini del calcioscommesse per una telefonata ricevuta da Erodiani e per essere stato citato dall'ex amico, il portiere Paoloni, come presunto contatto con i giocatori del club della Capitale.