L'uomo, Giuseppe Moretti di 35 anni, sarebbe stato colpito alla testa dopo aver accennato una reazione
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Un vigilantes è rimasto ucciso nel corso di una rapina in una filiale Unicredit nel rione Tamburi a Taranto. Alla reazione della guardia, i banditi gli avrebbero sparato. Inutili i soccorsi del personale del 118: l’uomo è stato raggiunto da colpi d'arma da fuoco alla testa ed è morto sul colpo. Sul posto sono intervenute numerose squadre dei carabinieri e della polizia. I rapinatori sono riusciti a fuggire.
La guardia giurata uccisa dai rapinatori si chiamava Giuseppe Moretti, di 35 anni, sposato con due figli, dipendente dell'istituto di vigilanza Vis da una decina d'anni.
Un colpo in fronte
L'uomo è rimasto ucciso durante la consegna di denaro da un furgone portavalori alla banca. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, i banditi con il volto coperto e armati con pistole, hanno atteso l'arrivo del furgone portavalori dinanzi alla banca. Uno dei due si sarebbe avvicinato alla guardia giurata e l'ha minacciata perché consegnasse il denaro che aveva appena finito di prelevare. Moretti avrebbe avuto un accenno di reazione e sarebbe stato colpito alla fronte.
Un bottino di 30mila euro
I rapinatori sarebbero quindi fuggiti con un bottino di 30mila euro. E' probabile che un complice li attendesse per portarli via. Nelle adiacenze della banca gli investigatori hanno trovato e sequestrato una Fiat 500 vecchio tipo risultata rubata che i banditi potrebbero aver usato per raggiungere l'istituto di credito.
Inutili i tentativi di rianimazione>
Assieme ai soccorritori, che hanno tentato invano di rianimare la guardia giurata, sul luogo della rapina sono giunti il procuratore della Repubblica di Taranto, Franco Sebastio, e il procuratore aggiunto, Pietro Argentino ed è iniziata subito la caccia all'uomo da parte di carabinieri e poliziotti, anche con l'utilizzo di un elicottero.
Forse esponenti della malavita locale
Gli investigatori sospettano che i banditi siano esponenti della malavita locale, forse residenti nello stesso rione Tamburi. Sono scattati posti di blocco e perquisizioni, sono state sentite decine di persone, mentre si starebbe valutando il contenuto di alcune telecamere di videosorveglianza installate nelle adiacenze della banca. Parenti e amici della vittima intanto si sono riversati nella via della rapina a chiedere giustizia a gran voce.