Su 133 vetture intestate a persone fisiche, 42 appartengono a cittadini che hanno dichiarato un reddito di 30mila euro lordi. Impennata degli affari durante i controlli: +400% per gli incassi per bar, ristoranti e negozi
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Primi risultati shock dalle ispezioni del Fisco a Cortina. Gli "007" dell'Agenzia delle Entrate hanno infatti controllato le dichiarazioni dei redditi dei proprietari di 251 auto di lusso di grossa cilindrata, scoprendo situazioni molto sospette. Su 133 vetture intestate a persone fisiche, 42 appartengono a cittadini che fanno fatica a "sbarcare il lunario", avendo dichiarato un reddito di 30mila euro lordi.
Dei possessori di super-car in 42 hanno una dichiarazione dei redditi modesta: "meno di 30.000 euro lordi l'anno; altre 16 auto sono intestate a contribuenti che hanno dichiarato meno di 50 mila euro lordi". Gli altri 118 superbolidi - riferisce ancora l'Agenzia delle Entrate del Veneto - sono intestati a società che sia nel 2009 sia nel 2010 hanno dichiarato in 19 casi di essere in perdita, mentre in 37 casi hanno dichiarato meno di 50 mila euro lordi.
"L'operazione messa in campo a Cortina lo scorso 30 dicembre, che ha impegnato 80 agenti per effettuare i controlli in soli 35 esercizi commerciali, su un totale di quasi 1.000 presenti nella località turistica delle Dolomiti, ha portato risultati e informazioni utili per il recupero dell'evasione", ha spiegato l'Agenzia delle Entrate, facendo notare che i controlli hanno quanto meno fatto "bene agli affari". O forse sono stati emessi molti più scontrini anche solo rispetto al giorno prima: oltre il doppio, il 30 dicembre rispetto al 29, nei ristoranti, nelle boutique del lusso e nei bar.
Nel dettaglio, nel giorno dei controlli, gli incassi degli esercizi commerciali di Cortina, sono lievitati rispetto sia al giorno precedente sia allo stesso periodo del 2010. "I ristoranti hanno registrato incrementi negli incassi fino al 300% rispetto allo stesso giorno dello scorso anno, i commercianti di beni di lusso fino al 400% rispetto allo stesso giorno dell'anno prima", ha comunicato l'Agenzia delle Entrate.
"Non sono mancati singoli episodi particolarmente significativi: un commerciante deteneva beni di lusso in conto vendita per più di 1,6 milioni di euro, senza alcun documento fiscale", fa sapere ancora la Direzione Regionale Veneto delle Entrate.