La segnalazione era arrivata ai carabinieri da una persona che aveva assistito alle violenze
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Schiaffi, pizzicotti a bambini tra i tre e i sei anni, trascinati per i capelli, costretti con la forza ad ingoiare il cibo durante il pranzo. Questa la "condotta abituale", secondo quanto hanno riferito i carabinieri, della maestra bresciana di una scuola materna comunale di Anfo, in valle Sabbia, arrestata per maltrattamenti. Erano quattro, in particolare, i piccoli che venivano costantemente seviziati dalla educatrice, di 52 anni.
La segnalazione ai carabinieri è arrivata ai militari alla fine dello scorso anno da una persona che ha assistito ad alcune delle violenze. La 52enne al momento dell'arresto è scoppiata a piangere.
Attraverso le microspie le punizioni alle "pecore nere"
Dalle indagini emerge che l'insegnante avrebbe anche rinchiuso i bambini in una stanza, obbligandoli a mangiare anche se questi non volevano. I quattro bambini che aveva preso di mira erano da lei stessa chiamati di fronte agli altri le "pecore nere". La denuncia risale ai primi giorni del mese, e verrebbe da un collega della donna. In seguito alla segnalazione, i carabinieri hanno sistemato nell'asilo cinque apparecchiature sofisticate per verificare i comportamenti della donna.
Sono anche stati interrogati alcuni gentiroi che non si erano accorti di nulla. Venerdì l'arresto in flagrante della donna. I carabinieri si erano appostati nei pressi dell'asilo e stavano ascoltando quanto veniva registrato dalle microspie. Lunedì previsto l'interrogatorio per la convalida dell'arresto.