indagini chiuse

Regione Lombardia, indagato per illecito finanziario l'assessore Romano La Russa

Il provvedimento rientra nell'inchiesta sul caso Aler. Coinvolte altre undici persone

19 Mar 2012 - 15:46
 © LaPresse

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Romano La Russa, assessore alla sicurezza della Regione Lombardia, è indagato per finanziamento illecito ai partiti nell'ambito dell'inchiesta sul caso Aler. Lo si legge nell'avviso di chiusura delle indagini nei confronti di una dozzina di persone, tra cui anche il fratello dell'ex ministro della Difesa, Ignazio La Russa. L'illecito finanziamento è relativo al contributo elettorale di oltre 10mila euro corrispostogli da un imprenditore.

L'indagine riguarda in particolare due dirigenti dell'azienda pubblica lombarda Aler, che si occupa di edilizia residenziale, che in concorso con cinque manager avrebbero eluso le gare pubbliche frazionando l'affidamento di appalti a diverse ditte. Il capitolo sul finanziamento illecito ai partiti è relativo invece a un contributo di 10mila euro concesso da un imprenditore per finanziare le elezioni regionali lombarde nel 2010 e quelle comunali di Milano l'anno scorso. Indagato anche Marco Osnato, consigliere comunale del Pdl a Milano e genero dello stesso Romano La Russa.

Secondo l'accusa La Russa avrebbe ricevuto contributi elettorali illegali per le Regionali del 2010 e le Provinciali di Vercelli del 2011 mentre Osnato per le Comunali sempre del 2011 da Luca Giuseppe Reale Ruffino, esponente dell'Udc passato poi al Pdl, ritenuto vicino ai fratelli La Russa e con la sua società Constructa srl service manager dell'Aler.

La Russa: "Cosa da ridere"
Romano La Russa spiega di essere stato indagato per una vicenda relativa a "manifesti per la campagna elettorale della Provincia di Vercelli... una cosa da ridere". Niente da preoccuparsi? "Per il momento no - replica - però è il mio primo avviso di garanzia, devo ancora capire". La Russa parla di interessamento "eccessivo" nei confronti della Giunta Regionale Lombarda. "Questo è fuori discussione - sostiene - Non si può dire che i giudici non devono indagare. E' giusto che lo facciano. Ma che vi sia un'attenzione particolare negli ultimi tempi sulla Regione mi pare fuori discussione. A torto o a ragione lo vedremo. Venuto meno l'obiettivo 'romano' tocca a noi...".

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