Due uomini si sono tolti la vita. Un imprenditore perché stremato dai problemi economici nella sua attività. Un 39enne si è arso vivo nell'auto perché non riusciva a sostenere i suoi debiti
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Si arricchisce di altre due vittime la ormai sempre più lunga lista di suicidi "da crisi". Un uomo bruciato tra le fiamme nella sua auto, a Bolzano, si sarebbe volontariamente tolto la vita per motivi economici, mentre un imprenditore milanese di 42 anni si sarebbe buttato da un ponte a Paderno D'Adda (Lecco) perché stremato dalle difficoltà nella sua attività. Soltanto nel 2012 la lista dei suicidi conta dunque 21 vittime.
Arso vivo nella sua auto
Il primo caso riguarda un uomo trovato morto nella sua macchina, sulla corsia d'emergenza dell'Autobrennero. Inizialmente si era pensato a un incidente. Il 39enne, residente in Val di Fiemme, in Trentino, lavorava a Bolzano. E aveva pesanti debiti personali a cui probabilmente non riusciva più a far fronte. Avrebbe così deciso di farla finita. I vigili del fuoco hanno infatti trovato nell'abitacolo due taniche di benzina (il fuoristrada era però alimentato a gasolio). E questo lascia pensare a un suicidio, come dice la polizia, che sta conducendo le indagini sul caso.
Imprenditore si getta nel fiume
Di Lecco l'altra vittima della disperazione. E' un imprenditore di 42 anni, che ha deciso di saltare nel vuote dal ponte di Paderno d'Adda. Gli inquirenti hanno infatti messo in luce le gravi difficoltà della sua attività imprenditoriale, che l'avrebbero spinto al tragico gesto, che risale alla serata di mercoledì 4 aprile.
L'uomo ha posteggiato la sua auto non lontano dal Ponte San Michele, dove è stato trovato un biglietto in cui diceva di voler farla finita, ma senza spiegare i motivi. Le forze dell'ordine sono però risalite ai problemi economici con cui l'uomo ultimamente doveva convivere. L'uomo si è gettato nel fiume mentre il Ponte era affollato di gente che stava tornando a casa dopo la giornata di lavoro, ma nessuno è riuscito a fermarlo. Subito sono stati chiamati i soccorsi, che però non hanno potuto far altre che recuperare il corpo senza vita dell'uomo, nelle acque dell'Adda.