"prezioso collaboratore"

E' morto Loris D'Ambrosio, il collaboratore giuridico del Colle stroncato da un infarto

Il magistrato era al centro delle polemiche per una intercettazione telefonica con Mancino sul caso delle trattativa Stato-mafia. Napolitano: "Rammarico per la campagna violenta e diffamatoria"

26 Lug 2012 - 21:21
 © Ansa

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E' morto Loris D'Ambrosio, collaboratore giuridico di Giorgio Napolitano. Di D'Ambrosio erano state intercettate dai giudici di Palermo alcune telefonate con Nicola Mancino. E infatti, nel suo messaggio il Capo dello Stato scrive che "atroce è il rammarico per una campagna violenta e irresponsabile di insinuazioni e di escogitazioni ingiuriose cui era stato esposto". Napolitano lo definisce poi "prezioso collaboratore mio come già del mio predecessore".

Il magistrato 64enne, nonché consigliere del presidente della Repubblica per gli Affari dell'Amministrazione della Giustizia era nato a Isola del Liri nel dicembre 1947, è diventato magistrato della Cassazione dopo essere stato prima prima pretore a Volterra e poi, dal 1979, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma.

Nel maggio 2006, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano lo aveva nominato suo "Consigliere per gli Affari dell'Amministrazione della Giustizia" e direttore dell'Ufficio che, per il Capo dello Stato, cura tali Affari.

Severino: "Lealtà di D'Ambrosio espressa con il silenzio"
"Apprendo con profondo dolore e costernazione della morte del consigliere Loris D'Ambrosio, uomo delle istituzioni, magistrato e studioso di diritto. Ci lascia un servitore dello Stato che ha anteposto fino all'ultimo il senso del dovere alla difesa della sua persona. In molti lo abbiamo stimato e apprezzato negli anni per le sue doti di lealtà istituzionale, mai venuta meno e dimostrata anche quando, nei più difficili momenti, ha deciso di esprimerla in un rispettoso e sofferto silenzio". Lo afferma il Ministro della Giustizia, Paola Severino.

Alfano: "Ha fatto un prezioso lavoro"
"Esprimo profondo dolore per la scomparsa del dottor Loris D'Ambrosio che ho avuto modo di conoscere e di apprezzare durante la mia esperienza di ministro della Giustizia. Il suo prezioso lavoro, in alcuni casi di approfondimento e in altri di mediazione ma sempre attento e lineare, ha rappresentato un elemento essenziale nella fluidità del rapporto tra il Quirinale, le istituzioni e le parti attive del Paese. La sua competenza, coniugata alla sua affabile disponibilità, ha fatto sì che questo rapporto si imperniasse, oltre che su principi di alta professionalità, anche sui rapporti umani, punto nodale attraverso il quale passa ogni cosa". E' quanto dichiara il segretario politico del Pdl, Angelino Alfano.

Bersani: "Persona perbene, un servitore dello Stato"
Pier Luigi Bersani ha espresso il suo cordoglio per la morte di Loris D'Ambrosio. "Mi dispiace tantissimo, sono molto colpito", ha commentato il segretario del Pd rispondendo ai cronisti. "Come ha detto il Presidente della Repubblica, era una persona perbene, davvero un servitore dello Stato", ha sottolineato, "è una perdita grossa. Penso che sia un grande dispiacere anche per il Capo dello Stato".

Napolitano a Londra non cena con gli atleti azzurri
"Sulla scaletta dell'aereo ho avuto un attimo di incertezza per la repentina e incredibile scomparsa di un grande magistrato, ma poi ho pensato a voi. Per questo sono qui". Lo ha il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, giunto a Londra per incontrare gli atleti azzurri. Il Capo dello Stato ha poi annunciato con tristezza la scelta di non prendere parte alla cena al villaggio olimpico. "non voglio che il mio stato d'animo pesi sulla vostra allegria", ha detto.

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