Saliti sulla torre

Ilva, notte sulla torre per alcuni operai: protesta ad oltranza, iniziato lo sciopero della fame

Intanto il gip respinge il piano di investimenti dell'azienda. A Tgcom24: pronti a tutto

26 Set 2012 - 14:11
 © Ansa

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Notte di protesta sulla torre di smistamento dell'altoforno 5 dello stabilimento Ilva di Taranto, dove gruppi di operai dell'Ilva si sono dati il cambio dietro a uno striscione con scritto "Lavoro è dignità". La protesta, sorta spontanea, potrebbe proseguire in altre forme. Intanto il gip del tribunale ha respinto il piano di investimenti dell'azienda. Ieri 4 feriti nelle proteste all'Alcoa di Cagliari.

La zona rimane presidiata da vigili del fuoco e ambulanze per prevenire eventuali emergenze. Uno dei cinque operai ha consegnato una lettera al segretario provinciale della Uilm, Antonio Talò, che si è recato sul posto per manifestare la solidarieta del sindacato.

''Aiutateci, non spezzate il mio futuro'', scrive tra l'altro l'operaio, un giovane lavoratore sposato e padre di due figli. I cinque operai intenderebbero proseguire ad oltranza questa forma di protesta, avendo già ricevuto la solidarietà dei loro colleghi di reparto.

Un operaio a Tgcom: siamo pronti a tutto
Due degli operai sulla torre, a Tgcom24, chiedono una soluzione al governo: "Andremo a Roma, la nostra è una protesta pacifica, ma siamo pronti a tutto". ''La notte l'abbiamo passata a cento metri di altezza, ci auguriamo che tutto vada bene. E' stata una cosa spontanea nata ieri per esprimere la nostra opinione. Vogliamo che si trovi un punto d'incontro tra la Procura e l'azienda'', hanno detto.

''La nostra è una protesta pacifica, non stiamo arrecando danno a nessuno. Ci auguriamo che si trovi una soluzione, che gli impianti siano resi ecocompatibili, altrimenti siamo pronti a partire per Roma. Siamo disposti a tutto pur di difendere il nostro posto di lavoro, abbiamo figli, abbiamo famiglia, abbiamo mutui. Ci auguriamo che tutto vada a buon fine''.

Annunciato lo sciopero della fame
Gli operai hanno reso noto che fanno lo sciopero della fame e della sete e che intendono proseguire la protesta a oltranza. Sale intanto la tensione tra i lavoratori in presidio davanti alla direzione dell'Ilva. Circa 400 operai sono usciti dallo stabilimento e sostano nei pressi dell'ingresso. Altri operai sono saliti in cima al camino E312 dell'area agglomerato dell'Ilva per manifestare il proprio disagio e la preoccupazione per il futuro occupazionale.

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