sangue in casa

Uccide i due figli a casa della moglie a Perugiae poi tenta il suicidio: marocchino arrestato

I corpi delle vittime, di 8 e 12 anni, sono stati trovati in un appartamento di Umbertide. Dopo il delitto l'uomo ha tracciato con il sangue una scritta in arabo. Dalle indagini emergono frequenti liti tra l'uomo e la moglie per il rifiuto di lei di portare il velo

07 Nov 2012 - 17:16
 © Ansa

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Due bambini di 8 e 12 anni sono stati uccisi a coltellate dal padre in una casa di Umbertide, nel Perugino. L'uomo, un manovale marocchino 44enne, ha poi tentato il suicidio. E' stato quindi soccorso dal 118 e trasportato in ospedale, dove è ricoverato ma non in pericolo di vita. Il nordafricano è stato arrestato con l'accusa di duplice omicidio. Nella casa i carabinieri hanno recuperato il coltello ritenuto l'arma del delitto.

L'uomo, che si era da poco separato dalla moglie (con la quale litigava frequentemente per il rifiuto di lei di portare il velo), si trova ancora ricoverato all'ospedale di Città di Castello, ma è fuori pericolo. E' piantonato dai carabinieri.

Il duplice omicidio è avvenuto in un palazzo di nuova costruzione alla periferia di Umbertide: dopo aver ucciso i figli, i cui corpi sono stato trovati chiusi in bagno, l'uomo ha tracciato una scritta con il sangue e lasciato una lettera.

Al momento dell'omicidio i due bambini erano soli in casa: la madre, che solo da pochi giorni aveva lasciato con i figli la casa nella quale viveva con il marito a Città di Castello, si era infatti recata al lavoro come cameriera in un ristorante. Prima dell'omicidio l'uomo ha chiamato la moglie dicendole di volersi suicidare. La donna quindi ha avvertito i soccorritori e insieme si sono recati a casa del marocchino nel Tifernate, dove non hanno trovato nessuno. Nel frattempo i carabinieri, esaminando i tracciati delle celle telefoniche, hanno accertato che la chiamata era partita dalla casa della donna ad Umbertide e sono rapidamente giunti sul posto, sfondando la porta dell'appartamento e trovando nel bagno l'uomo ferito e i corpi dei due bambini.

L'ipotesi degli investigatori è che lo straniero avesse maturato un risentimento nei confronti della donna per il rifiuto di lei di indossare il velo, fatto che aveva provocato tra i due molti litigi: in occasione di una delle liti, addirittura, erano dovuti intervenire i carabinieri che avevano denunciato il marocchino. L'omicidio dei due figli potrebbe avere rappresentato quindi una sorta di ritorsione. Non è comunque escluso che il manovale, attualmente disoccupato, ieri sera si sia recato nell'abitazione per cercare la moglie.

La madre dei bambini aveva appeno chiesto la residenza
Solo il giorno prima dell'uccisione dei suoi due figli, la donna di origine marocchina di 34 anni che si stava separando dal marito aveva chiesto la residenza. Lo si è appreso dal sindaco di Umbertide, Giampiero Giulietti, che si è subito recato sul luogo della tragedia. La famiglia, originaria del Marocco, aveva vissuto prima nella zona di Città di Castello. Ad Umbertide non era ancora conosciuta. Accanto alla casa del duplice omicidio c'è un bar, ma clienti e titolare preferiscono non parlare.

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