L'OMICIDIO DI MELANIA

"Parolisi non sembrava un uomo triste"

A "Quarto Grado" la testimonianza di una soldatessa della caserma dove operava il militare condannato per l'omicidio della moglie Melania Rea

24 Nov 2012 - 14:59
 ©  Olycom

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"Di Salvatore ci ha stupito il fatto che scherzasse parecchio, cosa che una persona comune non farebbe mai avendo appena perso la moglie o qualsiasi altro parente. Inizia così l’intervista esclusiva ad una soldatessa della Caserma Clementi, di Ascoli Piceno, andata in onda nel corso di “Quarto Grado”, su Retequattro. 

"Non riuscivamo a capire quale fosse il suo stato d’animo - ha continuato la militare - . In televisione vedevamo una persona afflitta e addolorata per la scomparsa della moglie, mentre in Caserma era una persona sorridente". Parolisi, afferma la donna, "Non dava molta confidenza. Stava molto lontano. Con i colleghi dava l’impressione di essere una persona abbastanza serena. E noi pensavamo: “Perché avere questo atteggiamento, se ti è appena morta la moglie e dici di averla amata tanto?” Insomma, un po’ Dottor Jekyll e Mister Hyde". "Ricordo - conclude la soldatessa - Parolisi in atteggiamenti affettuosi con un’altra recluta: una volta, in una Compagnia, mi sono trovata ad entrare per consegnare delle cose e ho visto il caporale maggiore in atteggiamenti affettuosi verso questa ragazza… Abbracci… Non posso dire con esattezza se ci fosse qualcosa, ma in quel momento ho pensato: “Se mi trovassi in questa situazione, avendo appena perso la moglie, non farei vedere alla gente tutto questo affetto". 

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