Elementi di dna "infinitesimali" ritrovati sul giubbotto di Andrea Calevo. Gli amici del rapito mettono sul piatto soldi per chi fornisce informazioni
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Un "traccia infinitesimale" di dna: sarebbe questo l'indizio su cui gli investigatori che indagano sul rapimento di Andrea Calevo stanno nutrendo grosse speranze. Nell'auto dell'imprenditore ritrovata sul greto del fiume Magra c'era la giacca con su delle tracce di dna. Materiale genetico che non appartiene all'imprenditore ma probabilmente a uno dei rapitori. E si fa sempre più probabile l'ipotesi di una banda dell'est che ha agito su commissione.
I carabinieri del Racis stanno cercando impronte sul nastro adesivo usato per legare Sandra Podestà Calevo, la mamma di Andrea, e di capire se quel nastro è stato procurato in casa o se i sequestratori se lo sono portato da fuori. I sommozzatori dei carabinieri cercano intanto le chiavi dell'auto sul fondo melmoso del fiume e il battaglione cerca tracce nel bosco.
Una banda di professionisti: hanno agito su commissione?
Gli inquirenti ritengono che i rapitori siano professionisti, probabilmente provenienti dall'Est europeo, dotati di una struttura capace di gestire un ostaggio per un lungo periodo. Probabilmente la banda aveva un basista che lavora in zona, comunque una persona che conosceva il territorio: per lasciare la macchina su quella spiaggetta lungo il Magra, così difficile da raggiungere per chi non conosce l'area, si doveva sapere come fare ad arrivar fino lì, come erano disposti i turni di sorveglianza delle aziende di recupero di materiali edili che si affacciano sul Magra, il traffico della domenica sera sulla vicina autostrada. Banda di professionisti dunque che forse ha agito "su commissione".
Gli amici di Calevo mettono una taglia sui rapitori
Intanto una "taglia" sui rapitori di Calevo è stata posta da imprenditori spezzini che si sono autotassati. La cifra sarà destinata a coloro che sono in possesso di informazioni utili a rintracciare l'imprenditore rapito.