Rinvenute molto rovinate e con tutte le cerniere aperte. I familiari: "Il caso non è chiuso"
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Le sacche ritrovate nei giorni scorsi sull'isola di Bonaire, di fronte alle coste del Venezuela, erano vuote e con le cerniere aperte. E' quanto precisano, in una nota, la famiglie di Vittorio Missoni e degli altri tre passeggeri che erano con lui sull'aereo sparito nel nulla dopo essere decollato da Los Roques. "Il caso non è chiuso", hanno poi ribadito i parenti dei dispersi.
L'11 febbraio, spiegano i familiari di Vittorio Missoni e degli altri tre passeggeri, sull'isola di Bonaire "è stato ritrovato un borsone appartenente a Vittorio Missoni e che riportava il suo nome. Lo stesso bagaglio aveva un'etichetta supplementare con il nome di Maurizia Castiglioni. Contemporaneamente, poco distante, è stata rinvenuta una borsa più piccola, sempre di Vittorio Missoni, che all'origine era contenuta nel borsone più grande. Ambedue le sacche erano vuote e molto rovinate all'interno, e con le numerose cerniere completamente aperte".
"Nessun nuovo ritrovamento" - Le famiglie hanno smentito le notizie di ulteriori ritrovamenti e hanno ribadito che "il caso non è chiuso: questo ritrovamento e quello del 4 febbraio scorso a Curacao sono attualmente al vaglio della magistratura italiana e di quella venezuelana che continuano ad indagare sulla sparizione dell'Islander e dei suoi passeggeri".