In manette anche l'ex direttore de La Padania e un ex consigliere regionale
© Ansa
Nell'ambito di un'indagine su episodi di corruzione connessi ad appalti e forniture di aziende ospedaliere della Lombardia, la Direzione Investigativa Antimafia di Milano sta eseguendo numerose perquisizioni, anche all'estero, e ha arrestato sette persone. L'operazione è in corso presso abitazioni, imprese e strutture sanitarie lombarde in altre regioni.
Tra i sette arrestati per presunte tangenti nella sanità figura anche Leonardo Boriani, giornalista, ex direttore de "La Padania". In carcere anche tre imprenditori, che appartengono alla famiglia Lo Presti, titolare della Hermex Italia, di Cinisello Balsamo, specializzata in fornitura di macchinari ospedalieri, e l'ex consigliere regionale lombardo Massimo Guarischi. Tra le aziende ospedaliere coinvolte spiccano il San Paolo di Milano, l'Istituto nazionale tumori e l'Asl di Cremona.
Gli indagati sarebbero una ventina e nel corso dell'operazione sono state effettuate circa 50 perquisizioni per acquisire riscontri documentali ai fatti accertati, anche nell'assessorato della sanità della Regione. L'inchiesta è quella sulle infiltrazioni della 'ndrangheta nel mondo della sanità lombarda che avevano portato all'arresto di Carlo Antonio Ciriaco, ex direttore della Asl di Pavia, e del boss Giuseppe Neri.
L'intercettazione: "Devo accelerare i tumori" - "Io in questa settimana devo accelerare i tumori". Così si esprime, intercettato al telefono, Giuseppe Lo Presti, il titolare della Hermex Italia arrestato nell'inchiesta milanese sulle presunte mazzette. Nella telefonata, riportata nell'ordinanza di custodia cautelare, Lo Presti appare preoccupato perché il ritardato pagamento di una mazzetta potrebbe bloccare la "programmata fornitura del macchinario 'Vero' all'Istituto Tumori di Milano".