Inchiesta ancora aperta

Yara, svolta nelle telefonate di Fikri a fidanzata

Al cellulare con la sua ragazza, il muratore avrebbe indicato dove la piccola venne uccisaGli inquirenti potrebbero ripartire da quelle intercettazioni per arrivare all'assassino

18 Mar 2013 - 11:40
 © Tgcom24

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Il giallo di Yara Gambirasio potrebbe essere a una svolta. Il gip che sta seguendo il caso sospetta che l'omicidio sia avvenuto sotto gli occhi del manovale Mohamed Fikri, prima accusato di omicidio, adesso solo di favoreggiamento. Questa ipotesi, riferita dal settimanale "Oggi", sarebbe supportata dalle intercettazioni sulle utenze telefoniche del manovale marocchino. Sotto la lente sono finite, in particolare, due conversazioni al cellulare tra il giovane e la fidanzata Fatiha Sabri.

Il 3 dicembre 2010, una settimana dopo la scomparsa della bambina, Fikri telefonò a Fahita che a un certo punto della conversazione chiese: "Ma il posto dove l'hanno uccisa è vicino al posto dove lavoravi o un po' più lontano?". La risposta del muratore è quella che potrebbe inchiodarlo: "E' vicino. E' vicino al cancello". A quella data però, nessuno poteva saper che Yara era stata uccisa se non l'assassino o i suoi complici. Il corpo venne trovato soltanto il 26 febbraio 2011.

Nella serata della stessa giornata, Fikri pianse al telefono con la ragazza e ammettendo di non versare una lacrima da due anni. Fahita reagì piangendo a sua volta: "Oggi le tue parole non mi sono piaciute proprio, soprattutto quando mi hai chiesto di perdonarti. Mi sono detta: perché devo perdonarti... Non c'è motivo per il quale ti devo perdonare". La fidanzata però, non raccontò questa conversazione ai carabinieri che la interrogarono.

La tesi del gip Ezia Maccora è ora che il giovane abbia assistito all'omicidio e coperto l'assassino. Quando venne bloccato sul traghetto diretto in Marocco, il suo datore di lavoro Roberto Besozzo (anche lui intercettato dagli investigatori), scrisse a un'amica via sms: "Brutte notizie. Hanno fermato il mio operaio". E l'amica non rispose, né chiese spiegazioni, proprio come se conoscesse già la vicenda. Oltre Fikri quindi, a nascondere l'uccisore di Yara, ci sarebbero pure Besozzo e il custode del cantiere di Mapello, Federico Anni. Per loro sono in programma a breve nuovi interrogatori.

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