Era ricoverato all'ospedale San Giovanni. Da due anni lottava contro un tumore. Aveva 62 anni. Cordoglio da parte del mondo istituzionale. Il ministro Cancellieri: "Era un poliziotto numero uno"
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Il capo della polizia, Antonio Manganelli, è morto questa mattina a Roma. Manganelli, che da due anni lottava contro un tumore ai polmoni, era stato operato d'urgenza al San Giovanni di Roma il 24 febbraio per l'asportazione di un edema cerebrale. A dicembre avrebbe compiuto 63 anni.
Dopo l'asportazione dell'edema cerebrale, Manganelli era stato ricoverato nel reparto di rianimazione del San Giovanni. Lunedì le sue condizioni si erano aggravate: l'infezione respiratoria insorta dopo l'intervento era infatti peggiorata. La camera ardente sarà allestita alla scuola superiore di polizia mentre i funerali si terranno sabato alle 11 nella basilica di Santa Maria degli Angeli. A dirigere la polizia è attualmente il vicario di Manganelli, Alessandro Marangoni.
Collaborò con Falcone e Borsellino - Antonio Manganelli, nato ad Avellino 62 anni, era al vertice del Dipartimento di pubblica sicurezza dal 25 giugno 2007. Come capo della polizia aveva preso il posto di Gianni De Gennaro, di cui era stato il vice. Negli anni ottanta, quando prestava servizio al Nucleo anticrimine della polizia, ha collaborato a lungo con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Partecipe cordoglio di Napolitano - Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha chiesto al ministro dell'Interno di rappresentare prontamente alla famiglia del Prefetto i suoi sentimenti di solidarietà e all'intera amministrazione della pubblica sicurezza il suo partecipe cordoglio.
Cancellieri: "Era un poliziotto numero uno" - "Era un numero uno come poliziotto e per le sue qualità mortali". Così il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri. "Addio carissimo - ha scritto nel suo messaggio di cordoglio - che la terra ti sia lieve". "Antonio - ha aggiunto - è stato prima un valente investigatore, poi un lungimirante, appassionato, generoso ed efficiente capo della Polizia. Queste sue doti hanno fatto di lui un leader ed è per questo che oggi dai suoi più stretti collaboratori fino all'ultimo agente tutti lo piangono con immenso dolore".
Maroni: "Ciao maestro di vita e amico vero" - Roberto Maroni ha affidato a Twitter il suo saluto commosso al capo della poliza. "Ciao Antonio, maestro di vita e amico vero. Rimarrai per sempre nel mio cuore", ha scritto il segretario della Lega sul social network.
Casini: "Piango un grande servitore dello Stato" - "Piango un grande servitore dello Stato, un esempio di dedizione al dovere come Antonio Manganelli. Mi unisco all'immenso dolore della sua famiglia e abbraccio idealmente tutti i poliziotti italiani che hanno avuto, in questi anni, una guida forte e sicura". Queste le parole del leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini.
Prefetto Izzo: "Aveva la polizia nel cuore" - Commosso l'ex vice vicario di Manganelli, Nicola Izzo, dimessosi dopo la vicenda degli appalti al Viminale. "Aveva la polizia nel cuore. Aveva passione per il suo lavoro, amore per i colori della polizia, e rispetto per tutti", ha detto il prefetto. Dopo aver sottolineato le grandi doti umane di Manganelli, Izzo ha ribadito: "Come capo della polizia ha sempre rincuorato tutti specie nei momenti di crisi peggiori, quando c'era bisogno non solo dell'indirizzo di un capo ma della solidarietà dell'amico".
Boldrini: "Dedicò la sua vita al servizio delle istituzioni" - "Ho appreso con profonda tristezza la notizia della scomparsa di Antonio Manganelli, che ha dedicato la sua vita al servizio delle istituzioni. In questo doloroso momento desidero far pervenire alla sua famiglia il cordoglio mio personale e di tutta la Camera dei deputati". Lo ha affermato in una nota il presidente della Camera, Laura Boldrini.
Alemanno: "Tragica e prematura scomparsa" - "Il sindaco di Roma ha salutato così Manganelli: "Esprimo il mio personale cordoglio per la tragica e prematura scomparsa del capo della polizia, un uomo che ha speso l'intera vita al servizio dello Stato". "Alla sua famiglia, in questo momento di dolore, vanno il mio pensiero e le mie più sentite condoglianze", ha aggiunto Alemanno.
Schifani: "Perdiamo un grande servitore dello Stato" - Il ricordo del presidente del gruppo Pdl al Senato, Renato Schifani: "L'Italia perde un grande servitore dello Stato, al quale mi legava da tempo un profondo rapporto di stima istituzionale e personale. Manganelli ha dedicato la sua vita alle istituzioni, alla sicurezza dei cittadini ed alla tutela della legalità. Esprimo ai familiari i sensi del mio più sincero e sentito cordoglio, anche a nome di tutti i senatori del gruppo del Pdl".