Condanna per il giovane che a bordo di un Suv investì l'agente in zona Bovisa
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Il tribunale per i minorenni di Milano ha condannato a 15 anni di carcere Remi Nikolic, il giovane rom che nel gennaio 2012 a bordo di un Suv travolse e uccise l'agente di polizia locale Niccolò Savarino. La richiesta del pm era di 26 anni. Davanti al tribunale ordinario il giovane, che ora ha quasi 19 anni ma all'epoca dei fatti era minorenne, avrebbe rischiato l'ergastolo. Attualmente Nikolic è detenuto al penitenziario minorile Beccaria.
Il 12 gennaio 2012, Savarino, 42 anni, mentre stava effettuando un normale servizio di controllo in un parcheggio in via Varé, nei pressi di piazza Bausan, zona Bovisa, venne travolto dal Suv guidato dal giovane nomade e il suo corpo venne trascinato per 200 metri. Tre giorni dopo, gli investigatori della squadra mobile di Milano, coordinati dal pm di Milano Mauro Clerici, arrestarono il giovane (figurava come Goico Jovanovic, 24 anni) che era riuscito a fuggire fino in Ungheria. Venne estradato e rimase poco più di due mesi nel carcere di San Vittore, fino a che, dopo una "battaglia" del suo legale, l'avvocato David Russo e a seguito di una perizia e di un certificato di nascita rintracciato, si scoprì che il giovane si chiamava Remi Nikolic ed era nato il 15 maggio del '94. Era, dunque, minorenne (aveva 17 anni) al momento del fatto. Il ragazzo, quindi, venne trasferito al penitenziario minorile Beccaria di Milano e il procedimento passò al Tribunale per i minorenni.
I giudici minorili hanno riconosciuto l'omicidio volontario come contestato dal pm, ma anche le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti e hanno condannato il giovane a 15 anni. Il pm, invece, ne aveva chiesti 26, praticamente il massimo della pena possibile al Tribunale per i minorenni per un caso del genere. "Siamo soddisfatti dell'operato dei giudici - ha spiegato l'avvocato Russo - perché, data la condanna per omicidio volontario, la pena è giusta". La difesa, però, aveva sostenuto in aula la "tesi" dell'omicidio colposo. "Ora dunque - ha chiarito il legale - potremo presentare appello sull'imputazione, chiedendo il riconoscimento del colposo". Per scontare la pena il ragazzo rimarrà fino ai 21 anni detenuto nel penitenziario minorile e poi passerà in carcere.