La famiglia Kercher attenderà in Inghilterra la decisione della Corte. "Troppe domande aspettano ancora una risposta - spiega la sorella della vittima - vogliamo solo la verità"
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E' attesa per lunedì la sentenza della Cassazione per il processo per l'omicidio di Meredith Kercher, in cui sono imputati la studentessa statunitense, Amanda Konx, e il pugliese Raffaele Sollecito. In secondo grado i due ex fidanzatini sono stati assolti. La famiglia Kercher aspetterà in Inghilterra la sentenza. "Ci sono ancora domande senza risposta, cerchiamo la verità" ha detto la sorella di Meredith, Stephanie.
"Meredith ci manca terribilmente - ha racconta Stephanie, attraverso i legali della famiglia - e sfortunatamente nulla la riporterà indietro. Speriamo che gli ultimi atti del processo in Cassazione ci aiutino ad avere alcune risposte su quanto avvenuto il primo novembre 2007, quando le nostre vite sono cambiate per sempre".
"Ci sono molti punti di vista nel mondo su quanto accaduto quella notte - afferma ancora la sorella di Meredith -, un caso molto seguito, ma, nonostante questo, ci sono ancora molte domande senza risposta ed è per questo che cerchiamo la verità. Ancora riceviamo molto sostegno dalla gente da tutto il mondo, così come dalle persone coinvolte in qualche modo e vogliamo che tutti sappiano quanto apprezziamo e quanto ci siano d'aiuto. Recentemente ho realizzato il Fondo Meredith Kercher per aiutare la nostra famiglia nelle ultime fasi del procedimento legale italiano e penso successivamente di trasformarla in una fondazione caritatevole in memoria di Meredith".
"Meredith non sarà mai dimenticata - ha quindi concluso la sorella della studentessa uccisa - ma è importante che ci si ricordi cosa è avvenuto: una bella e giovane ragazza, la mia sorellina, ci è stata strappata troppo presto in modo così brutale con troppi aspetti non chiariti".