BOTTA E RISPOSTA

Aldrovandi, la madre: "Querelo il Coisp" Il sindacato di polizia: "Cancellieri a casa"

Dopo il presidio di Ferrara sotto l'ufficio della donna, il segretario Coisp si è scusato con la madre del giovane morto dopo essere stato fermato dalla polizia. Sdegnata la donna: "Solo ipocrisia"

28 Mar 2013 - 20:17
 © Ansa

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All'indomani del sit-in del Coisp a Ferrara in segno di solidarietà ai 4 agenti condannati per l'omicidio di Federico Aldrovandi, continuano le polemiche. "Respingo la solidarietà ipocrita" dice Patrizia Moretti, madre del ragazzo ucciso, e annuncia di aver sporto denuncia. Il Coisp parla di "allucinante strumentalizzazione" e dopo le parole di Anna Maria Cancellieri ("Giudizio negativo"), rilancia: "Ha parlato a sproposito, è ora che vada a casa".

Coisp: "Sentenza atipica per i 4 poliziotti" - Il segretario generale Coisp, Franco Maccari, parlando della madre della giovane vittima, afferma che "ha tutto il diritto di esprimere il suo dispiacere e soprattutto il suo dolore". Poi spiega il motivo del sit-in del gruppo di poliziotti aderenti al suo sindacato in piazza Savonarola a Ferrara, sotto le finestre dell'ufficio di Patrizia Moretti, madre del ragazzo morto e dipendente comunale. "Noi stiamo portando avanti da un mese un tentativo di dialogo su un aspetto procedurale che non c'entra niente con la vicenda, su cui c'è una sentenza confermata in Cassazione che, seppure si può non condividere, va rispettata da tutti. Discutiamo sul fatto che in Italia chi deve scontare meno di un anno di carcere viene affidato ai servizi sociali e va agli arresti domiciliari, tranne quei 4 poliziotti", precisa Maccari.

Manifestazione autorizzata da una settimana - Il Coisp ribadisce di "aver chiesto la piazza principale di Ferrara una settimana fa a sindaco, questore e prefetto: "Non l'avremmo mai fatta lì se avessi saputo anche lontanamente che ci lavorava lei. Abbiamo poi mandato a dire 'signora ci scusi' tramite un'altra persona, l'abbiamo detto tramite questore e prefetto, ma non ha voluto parlarmi". Maccari nega anche che il gruppo abbia voltato le spalle a Patrizia Moretti.

La madre: "Sanno benissimo che lavoro lì" - La madre di Federico, che si dice anche umanamente confortata dai molti messaggi che le sono giunti, a cominciare dal ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, ribatte tuttavia: "Sanno benissimo che lavoro lì. Ed era una manifestazione nei confronti delle istituzioni che mi hanno sempre sostenuta".

"Usano il nome di mio figlio per cercare notorietà" - "Stanno usando il nome di mio figlio per cercare notorietà, celebrità. Se è così l'hanno avuta, adesso basta, mi lascino in pace e lascino in pace la memoria di mio figlio. Non so che cosa vogliono dimostrare, non so che cosa cerchino da noi. Non ho nessuna voglia di parlare con loro".

Coisp querelato per diffamazione - Fabio Anselmo, avvocato della madre di Federico Aldrovandi, ha querelato per diffamazione il segretario del Coisp, Franco Maccari, e il senatore Alberto Balboni. Per Anselmo è intollerabile l'accusa alla madre di aver mostrato ieri una foto modificata del figlio morto.

"Se si ripeterà, potrei querelarli per stalking" - Patrizia Moretti non esclude una querela per atti persecutori nei confronti di chi ieri ha manifestato sotto il suo ufficio. "Sì, se li vedo ancora sicuramente sì. E' un tormento. Credo che cercassero proprio la provocazione". "Girano attorno a me e alla città - ha spiegato la madre di Federico -.Ci opponiamo a questa arroganza e falsità che continua".

Coisp: "Cancellieri vada a casa" -"Rispediamo ai vari mittenti tutte le accuse ingiuste, infondate e strumentali rivolte ieri a gente che svolge il proprio lavoro e tiene fede al proprio ruolo". Lo afferma il segretario del Coisp, Franco Maccari, accusando la politica di essere "ipocrita" e il ministro Cancellieri di "parlare a sproposito": "E' ora che vada a casa".

La Cancellieri: "Nemmeno commento" - Per il ministro Anna Maria Cancellieri "non vale nemmeno la pena soffermarsi" sulla richiesta delle sue dimissioni avanzata dal Coisp: "sono solo parole in libertà", dice. "Bisogna lavorare perché le mele marce vadano via - spiega quindi -, ma la polizia è un corpo sano".

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