DOLORE E RABBIA

Aversa, il dolore della madre di Emanuele: "Non c'entrava nulla con la camorra"

"Mio figlio si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato". Per l'omicidio è stato accusato un 17enne. La rissa mortale scatenata da futili motivi

10 Apr 2013 - 08:24
 © LaPresse

© LaPresse

E' previsa per oggi l'udienza di convalida del fermo del 17enne accusato di aver ucciso Emanuele Di Caterino, il 15enne di Aversa colpito con una coltellata al cuore durante una rissa. La madre della vittima, Amalia Iorio, distrutta dal dolore, spiega: "Mio figlio si è trovato nel posto sbagliato nel momento sbagliato". Il presunto omicida, fanno sapere i suoi legali, non si avvarrà della facoltà di non rispondere. 

Le indagini però non sono concluse: i carabinieri stanno continuando ad ascoltare testimoni, amici della vittima ma anche dell'aggressore per ricostruire l'episodio della lite finita in tragedia i cui contorni non sono ancora del tutto chiari. Da effettuare ancora l'autopsia. Subito dopo il delitto, si è scoperto che la vittima era il nipote di Gaetano Iorio, esponente del clan Schiavone. Un altro ragazzo ferito è invece il nipote del boss Michele Zagaria mentre un terzo giovane è il nipote di Salvatore Nobis, altro elemento di spicco della fazione Zagaria.

Corteo di solidarietà - Amalia Iorio ha partecipato ieri sera al corteo in onore del figlio. Una marcia silenziosa di un migliaio di persone, soprattutto giovanissimi che hanno percorso le vie dei Comuni di Casapesenna e San Cipriano d'Aversa. Il corteo spontaneo era organizzato dagli amici di Emanuele con il sostegno delle associazioni antimafia sul territorio. Una marcia per ricordare Emanuele e per dire no ad ogni forma di violenza e ad eventuali ritorsioni da parte dei clan.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri