La Costa Crociere insabbiò l'accaduto, dopo che la nave riuscì a rientrare in portoLa società smentisce: "Non ci fu alcun incidente"
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L'incidente della Concordia all'Isola del Giglio non è stato l'unico del suo genere per la Costa Crociere. Nel corso delle indagini sarebbe infatti emerso che, nel giugno 2005, la Fortuna, con a bordo 3.500 passeggeri, si sarebbe trovata in un'analoga situazione, dopo aver tentato l'inchino davanti all'isola di Capri. La nave, in quell'occasione, riuscì a rientrare nel porto di Palermo e l'incidente fu "insabbiato" dalla compagnia di navigazione.
Come svela il quotidiano "La Nazione", secondo i pm, Costa Crociere dopo l'incidente al Giglio, ritardò nel lanciare l'allarme, sperando di riuscire a nascondere e risolvere la situazione come nel 2005. Nel 2005 "i passeggeri - come sostengono i procuratori - vennero sbarcati e poi reimbarcati dalla nave": la Fortuna riuscì ad arrivare a Palermo, grazie alle pompe alla massima potenza che facevano uscire tanta acqua quanta ne entrava. Una volta in porto, la nave fu riparata durante la notte e ripartì la mattina del 15.
"Il comandante - sottolineano i magistrati - non provvide come avrebbe dovuto a denunciare l'accaduto, ma si limitò a segnalare falsamente che durante la navigazione da Napoli a Palermo c’era stato un anomalo innalzamento della temperatura".
L'episodio è riemerso, ed entrato negli atti, grazie a uno dei fotografi che nel 2005 lavorava sulla Fortuna, segnalando l'episodio alla Capitaneria di Palermo. "Dalle indagini successive sono emersi numerosi e insuperabili riscontri al racconto del fotografo - si legge ancora negli atti - tali da far concludere l'autorità marittima che a bordo vi fu una vera situazione di criticità, che solo le favorevoli condizioni meteo impedirono il concretizzarsi di una situazione di pericolo".
Il commento della compagnia navale - Costa Crociere ''smentisce categoricamente'' di aver avuto in passato un incidente analogo a quello della Concordia. "In riferimento all'articolo pubblicato oggi dal quotidiano 'La Nazione', e ripreso da alcuni media italiani - afferma la società nella sua nota - Costa Crociere smentisce categoricamente che la nave Costa Fortuna sia stata coinvolta in una collisione con un basso fondale nei pressi di Capri il 13 giugno 2005, che avrebbe provocato una via d'acqua nello scafo, secondo quanto riportato da un fotografo della nave a bordo in quel periodo''.
''La nave - continua la nota della società - dopo la partenza dal porto di Napoli, avvenuta alle ore 19 del 13 giugno 2005, aveva rilevato un problema tecnico minore alla tenuta di un asse porta eliche, che pur non compromettendo la sicurezza della navigazione, aveva consigliato una breve sosta in bacino a Palermo, successivo porto di destinazione della crociera. La riparazione venne eseguita con successo tra il 14 e il 15 giugno 2005''.
"Il 15 giugno la nave potè lasciare il bacino, con certificati rilasciati dal RINA, l'autorità di certificazione competente, e ripartì da Palermo alle ore 9 per continuare il suo itinerario di crociera previsto". "Costa Crociere - conclude la nota - si riserva ogni iniziativa legale nei confronti di coloro che continuassero a diffondere notizie dal contenuto diffamatorio per l'immagine della compagnia''.