Una manifestante portata al pronto soccorso. Bloccati in mattinata gli sportelli dell'accettazione
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Una dipendente del San Raffaele è rimasta contusa e portata al pronto soccorso, dopo i momenti di tensione e spintonamenti con la polizia questa mattina, nel tentativo dei lavoratori di occupare l' accettazione. E' quanto riferiscono fonti sindacali. I pazienti che dovevano fare visite ed esami sono stati inviati direttamente nei reparti, dove hanno pagato le prestazioni. Intanto, nell'accettazione proseguiva l'assemblea dei lavoratori.
Prefetto: "Nessun nuovo tavolo in Prefettura" - Il prefetto di Milano, Camillo Andreana, intanto, ha precisato che non ci sarà alcun nuovo tavolo nei prossimi giorni in Prefettura e che la sede per il riavvio della trattativa contro i licenziamenti è un'altra. "La procedura di raffreddamento, fatta qualche mese fa, è stata superata", ha affermato Andreana. La procedura aveva portato ad un'ipotesi di accordo, proposta dal prefetto, ma rifiutata dai sindacati dell'ospedale San Raffaele.
Proposta bocciata dai sindacati" - "Avevo ottenuto più di quanto si ottiene normalmente in questi casi con l'impegno dell'azienda di bloccare ogni ipotesi di licenziamento collettivo per due anni", ha spiegato il prefetto. "Ipotesi che però era stata rifiutata dai sindacati dell'ospedale, che avevano deciso di non sottoporla ad un ulteriore referendum dei lavoratori. La palla ora è ai sindacati e alla azienda", ha proseguito Andreana.
"Competenza della Regione" - Secondo Andreana ora la Regione Lombardia "è il soggetto competente in materia sanitaria anche a prescindere dal problema contingente, e quindi dovrà pensarci anche nel futuro nei rapporti ordinari". Per il prefetto esistono gli spazi per bloccare i licenziamenti e recuperare i 40 già avviati.