"HA CAPITO I SUOI ERRORI"

Bestie di Satana, la Ballarin chiede la grazia

La ragazza ha scritto al Capo dello Stato: sta scontando una pena a 23 anni per il concorso nell'omicidio di Mariangela Pezzotta

21 Apr 2013 - 10:20
 © Ap/Lapresse

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Elisabetta Ballarin, condannata per per il concorso nell'omicidio di Mariangela Pezzotta, una delle vittime delle Bestie di Satana, ha chiesto la grazia. La ragazza, che sta scontando una pena definitiva a 23 anni di carcere, ha scritto personalmente al Capo dello Stato perché "ha capito i suoi sbagli, si vuole rifare una vita e cancellare quel periodo che appartiene a un passato che non riconosce più", ha spiegato il suo avvocato.

La richiesta al Capo dello Stato è stata sottoscritta anche dal sindaco di Brescia, Adriano Paroli, e dall'Associazione carcere e territorio alla Presidenza della Repubblica. E non solo. Come ha riferito il legale parecchi sono i pareri favorevoli che la ragazza ha allegato al plico inoltrato al Quirinale: si va dalle persone che l'hanno incontrata nel carcere di Verziano dove sta scontando la pena e da dove può uscire solo per motivi di studio, a quelli dei docenti dell'Accademia Santa Giulia, dove ha frequentato il triennio per la laurea di primo livello (110 e lode), e ora il biennio specialistico in Grafica e comunicazione.

"Comunque - ha aggiunto il difensore, Francesca Cramis - sono sbalordita che la notizia della richiesta, che doveva rimanere riservata, sia uscita. Il motivo? Non volevamo che il Capo dello Stato potesse subire in qualche modo pressioni dalla stampa in quanto siamo convinti che Elisabetta sia stata condannata a una pena così alta anche perché il suo processo è stato in gran parte mediatico".

Sulla vicenda ha parlato anche il sindaco Paroli. "Quello che ha fatto non si cancella - ha dichiarato il primo cittadino al Giornale di Brescia - ma era un'adolescente, in una compagnia sbagliata. Anche se ciò non la giustifica, credo sia uno di quei casi in cui l'approccio di recupero funziona. Credo che a chi sbaglia così giovane, vada data un'altra possibilità. Anche se le colpe restano".

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