I pm di Milano pronti a bloccare l'imbarcazione da 2,5 milioni di euro. Maroni: "La sequestrino"
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Sarebbe ormeggiato a 70 chilomentri da Hammamet, in Tunisia, lo yacht di Riccardo Bossi, figlio maggiore del Senatur, comprato con i soldi del Carroccio. Lo rivela il "Corriere della Sera". L'imbarcazione, costata 2,5 milioni di euro, sarebbe stata pagata con i fondi che Francesco Belsito, ex tesoriere della Lega Nord ora in carcere, avrebbe sottratto dalle casse del partito. Perquisizioni della gdf nella casa milanese di Riccardo Bossi.
Lo "Stella", un 21 metri con tre cabine e tre bagni, secondo i pm, sarebbe stato acquistato da Bossi jr "avvalendosi di un prestanome e grazie a un'ulteriore appropriazione indebita del Belsito". La procura di Milano si sta muovendo per bloccare lo yatch. Sono avviati contatti tra investigatori italiani e tunisini per una rogatoria.
Yacht in Tunisia dallo scoppio dello scandalo dei fondi della Lega - Secondo quanto riporta il "Corriere della Sera", i documenti attestano che lo yacht è un Sunseeker, modello "Predator 72", immatricolato il 21 luglio 2008 e ormeggiato a Port El Kantaoui dal 16 marzo 2012, esattamente nello stesso periodo in cui in Italia scoppiava lo scandalo sui fondi della Lega finiti nella sede cipriota della banca della Tanzania.
Sulla carta lo "Stella" appartiene alla società "Stella luxury charter ltd", fondata in Inghilterra nel 2007 e con all'attivo un patrimonio di un milione e 172mila sterline. Le azioni sono possedute da un imprenditore italiano che, esattamente come Riccardo Bossi, corre in auto nelle serie minori.
Testimoni e carte confermano la presenza di Bossi jr a Port El Kantaoui - La presenza del figlio del Senatur sull'imbarcazione è confermata dalle carte: quando il 16 marzo approda in Tunisia, dallo "Stella" scendono infatti due donne e quattro uomini, fra cui "Bossi Riccardo, nato il 16 maggio 1979, italiano". Ci sarebbero inoltre una serie di testimoni che confermerebbero la sua presenza a Port El Kantaoui, dove, come racconta il "Corriere", tutti sanno che lo yacht appartiene al figlio di un uomo "molto potente in Italia".
L'ira di Maroni: "Se è stato preso con i soldi della Lega, lo sequestino" - "Se fosse vero che è stato comprato con i soldi della Lega, richiederemo subito il sequestro perché sarebbero soldi della Lega e devono tornare alla Lega". Così Roberto Maroni interviene sulla vicenda dello yacht che sarebbe stato acquistato da Riccardo Bossi attraverso l'ex tesoriere del Carroccio, Francesco Belsito. "E' una bella barca", ha sorriso il segretario della Lega dopo aver visto la foto dell'imbarcazione scattata in Tunisia.
Perquisizioni in casa di Riccardo Bossi - La gdf di Milano ha effettuato perquisizioni nella casa milanese di Riccardo Bossi, il primogenito del fondatore della Lega, a "caccia" di documenti relativi allo yacht da 2,5 milioni di euro ormeggiato in Tunisia.