SPARI A PALAZZO CHIGI

Spari, legali: Preiti voleva suicidarsi in albergo

L'uomo che ha sparato davanti a Palazzo Chigi è stato interrogato nel carcere di Rebibbia e il Gip ha confermato l'arresto. Migliorano intanto le condizioni del brigadiere Giangrande

01 Mag 2013 - 15:51
 © Ansa

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Resta in carcere Luigi Preiti. Il Gip, Bernadette Nicotra, ha infatti convalidato, dopo 4 ore di interrogatorio, l'arresto dell'autore della sparatoria davanti Palazzo Chigi. L'uomo, durante l'interrogatorio, è apparso "molto scosso", hanno riferito i suoi avvocati e ha chiesto più volte scusa alle famiglie dei carabinieri feriti. Intanto, secondo l'ultimo bollettino medico, la prognosi del brigadiere Giuseppe Giangrande resta riservata.

Legali: "Preiti voleva suicidarsi in albergo" - "Aveva pensato di suicidarsi in albergo ma poi ha desistito pensando che sarebbe stato interpretato come uno dei tanti suicidi legati alla crisi". Lo hanno detto i difensori di Luigi Preiti al termine dell'interrogatorio di garanzia. Secondo i legali, quando è stato immobilizzato da un carabiniere l'uomo gli ha domandato: "Perché non mi avete sparato?". Il loro assistito si aspettava "che la sua azione dimostrativa culminasse con la sua morte", hanno aggiunto.

"Ha chiesto scusa ai carabinieri" - Luigi Preiti, durante l'interrogatorio di garanzia ha chiesto scusa all'Arma dei carabinieri ed in particolare ai familiari dei due feriti. Lo hanno dichiarato i due avvocati che lo difendono, precisando che il loro assistito ha espresso preoccupazione per le condizioni del brigadiere Giangrande.

Direttrice ospedale: "Giangrande vigile e presente"
- Giangrande non è più in pericolo di vita ed è "assolutamente vigile e presente e risponde a tutte le domande". Lo ha spiegato la direttrice sanitaria del Policlinico Umberto I, Amalia Allocca. "Dobbiamo essere prudenti, ma non rischia più la vita" ha aggiunto.

Quanto al recupero della mobilità degli arti la direttrice sanitaria ha risposto: "Ancora non siamo in grado di dirlo, sono necessari altri accertamenti, soprattutto quando sarà risolto l'edema al midollo, credo fra 2-3 giorni". Allocca ha poi definito il rapporto tra il brigadiere Giangrande con sua figlia Martina "speciale e bellissimo e di sicuro sarà d'aiuto".


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