Il marocchino è indagato per favoreggiamento nell'inchiesta sulla morte della 13enne di Brembate
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Si va verso la richiesta di archiviazione per Mohamed Fikri, il manovale marocchino indagato per favoreggiamento nell'inchiesta sulla morte di Yara Gambirasio. La decisione deriverebbe non solo dall'esito definitivo delle traduzioni delle telefonate dell'uomo, ma anche per la "bocciatura" dei cani molecolari che puntarono verso il cantiere di Mapello, dove il muratore aveva lavorato il 26 novembre 2010, giorno della scomparsa di Yara.
Come racconta "Il Giorno", il pm, Letizia Ruggeri, sostiene infatti la "non attendibilità" della pista indicata dai cani molecolari, i "bloodhound". A riprova avrebbe inserito nel fascicolo alcuni articoli di giornale su Laura Winkler, la ragazza di 13 anni di Brunico (Bolzano), scomparsa e poi ritrovata in un burrone nella Valle di Anterselva. In quell'occasione i "bloodhound" messi all'opera fiutarono una traccia rivelatasi completamente sbagliata, portando gli inquirenti a un albergo chiuso da dove la 13enne non era mai arrivata.