Viterbo: lui, infermiere, avrebbe aiutato la donna, romena di 24 anni, ad abortire
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Due persone sono indagate per la vicenda del feto gettato in un cassonetto a Viterbo. Si tratta della madre della bimba, una romena di 24 anni, e del suo compagno, infermiere dell'ospedale di Belcolle, che l'avrebbe aiutata ad abortire. Entrambi rischiano l'accusa di infanticidio. La donna è piantonata in ospedale nella città laziale, ma non è in stato di fermo. A piede libero anche l'infermiere.
Le indagini della squadra mobile, coordinate dal pm Franco Pacifici, sono andate avanti in questi giorni attraverso una serie di interrogatori e lo studio delle immagini delle telecamere di sorveglianza della pizzeria che si trova a pochi metri dal cassonetto in cui è stato trovato senza vita il feto di circa sette mesi.
Nel corso delle indagini sarebbe emersa anche una ricetta rubata, con la quale sono stati reperiti i farmaci necessari all'interruzione della gravidanza. Il medico legale Mauro Bacci si è preso 60 giorni per comunicare i risultati degli esami sul cadavere. Restano dunque da stabilire le cause della morte e se ci siano altri soggetti coinvolti nella vicenda.