ARMI NON CONVENZIONALI

Milano, aggredisce cinque persone a colpi di piccone: un morto e due feriti gravissimi

E' accaduto alle prime ore dell'alba. Secondo quanto emerso, le aggressioni e i ferimenti sarebbero avvenuti casualmente, senza alcuna motivazione apparente

11 Mag 2013 - 22:35
 © Tgcom24

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E' morto uno dei cinque uomini aggrediti questa mattina a colpi di piccone a Milano. La vittima si chiama Alessandro Carolè. Gli altri quattro sono feriti. Secondo quanto emerso, si tratta del gesto di un folle, un uomo di origini ghanesi, Mada K., già fermato dai carabinieri: le aggressioni e i ferimenti sarebbero avvenuti infatti casualmente, per strada, senza alcuna motivazione apparente.

E' accaduto poco dopo le 6.30 del mattino in un quartiere periferico di Milano quando l'uomo ha cominciato a colpire i passant trovati in strada a quell'ora. Il giovane ghanese fermato ha precedenti penali e non risulta in regola con i documenti. Era stato foto-segnalato nel 2011, in Puglia, e intimato all'espulsione. Secondo indiscrezioni, successivamente sarebbe stato identificato durante un normale controllo circa un mese fa a Milano. 

Chi sono i feriti - L'uomo deceduto, alla clinica della Città Studi dove era stato trasportato, era apparso subito in condizioni disperate. Si tratta di un Alessandro Carolè, un disoccupato 40enne colpito da una picconata alla testa in piazza Belloveso. E' stato il quinto aggredito da Kabobo, che ha iniziato la sua folle sequenza alle 5.00 in via Terruggia, dove ha colpito il commesso Andrea Canfora, di 24 anni. L'uomo ha riportato una frattura al braccio medicata al Niguarda. Alle 5.15 ha ferito alla testa Francesco Niro, operaio di 50 anni. Alle 6.00 ha incontrato Antonio Morisco, l'imbianchino campano di 57 anni che è riuscito a scappare entrando nel portone di casa. Gli altri feriti sono il pensionato modenese Ermanno Masini, di 64 anni, e il 21enne Daniele Carella, colpito più volte alla schiena, forse mentre cercava di scappare.

Due sono in condizioni gravissime -
Sono ricoverati all'ospedale Niguarda di Milano Daniele Carella e Ermanno Masini, i due feriti più gravi. Le condizioni del 21enne, trasferito in neurorianimazione dopo essere stato sottoposto a una lunga operazione, restano disperate. In coma anche il 64enne Ermanno Masini.

Parroco: "Sconcerto tra la gente" - "Le persone che ho sentito dicono che si tratterebbe del gesto di un folle, ma sono commenti del momento, certo sono tutti sconcertati ma di più non saprei dire, ho avuto frammentarie notizie dai miei parrocchiani": lo ha detto il parroco della chiesa di S. Martino in Niguarda, che si trova in piazza Belloveso, nei pressi del luogo dell'aggressione. "Io stamani - spiega il sacerdote - quando sono sceso dall'abitazione per aprire la chiesa ho sentito le sirene di polizia e carabinieri. Poi alcuni parrocchiani mi hanno detto che c'era stata questa cosa, si sono formati capannelli di persone che commentavano l'accaduto. Certo c'era un po' di preoccupazione tra i miei parrocchiani ma adesso la situazione è sotto controllo".

La ricostruzione degli investigatori - Mada "Adam" Kabobo, il ghanese irregolare e senza fissa dimora di 21 anni che stamani, a Milano, ha ferito tre persone (una delle quali poi è deceduta) ha infierito sulle vittime con folle ferocia. Il particolare è emerso dalle testimonianze raccolte dai carabinieri intervenuti sul posto, che lo hanno immobilizzato e fermato. L'uomo, irregolare e con precedenti, che era in evidente stato di alterazione, ha agito in modo seriale, ferendo gravemente i passanti in strade limitrofe in pochi minuti. Su almeno due ha agito colpendo con ferocia, anche dopo che le sue vittime erano riverse a terra. In particolare, nel caso dell'uomo ferito in piazza Belloveso (poi deceduto in ospedale) ha infierito con quattro colpi alla testa, che hanno causato la rottura della teca cranica, e un colpo all'addome. Prima di allontanarsi l'omicida ha portato via cellulari e portafogli, ma secondo gli investigatori è poco probabile che una tale violenza si possa inquadrare con un movente legato alla semplice rapina.

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