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No Tav, minacce a operai del cantiere

Su un blog la scritta, "Scelta egoista, chi vi lavora è condannato ed è fuori dalla comunità". La Procura ipotizza il tentato omicidio

15 Mag 2013 - 13:14
 © LaPresse

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Gli operai che lavorano al cantiere Tav di Chiomonte hanno compiuto una "scelta egoista" che li "mette fuori dalla comunità" e "li condanna a una difficile convivenza con il territorio". Questo post, comparso su uno dei blog di riferimento dei No Tav, è all'esame della Digos nel quadro degli accertamenti sui fatti della Val di Susa.

Gli investigatori ritengono il post significativo visti i nuovi obiettivi della frangia oltranzista del movimento No Tav e l'escalation delle delle ultime ore pare confermare i timori. Il messaggio è stato portato anche all'attenzione dei magistrati della procura di Torino.

Dopo l'assalto con molotov e razzi bengala di due notti fa, al cantiere di Chiomonte, intanto, sono proseguiti in modo regolare i lavori e non si sono registrati altri episodi di violenza.

Questa mattina a Bussolone, dove era previsto un incontro poi annullato con i tecnici di Ltf, che avrebbero dovuto illustrare ai residenti il progetto della Tav, una decina di attivisti No Tav hanno dato vita a un presidio pacifico.

Procura ipotizza il tentato omicidio - Il tentato omicidio è una delle ipotesi di reato che la Procura di Torino sta valutando per l'attacco al cantiere. Il fascicolo è aperto contro ignoti. I pubblici ministeri procedono anche per danneggiamento, porto di materiale esplodente e altri reati.

Sindaco di Chiomonte a Tgcom24: "Preoccupato" - "Sta cambiando la strategia. Stanno avanzando frange estremiste politicizzate e siamo preoccupatissimi". Lo ha detto a Tgcom24 Renzo Pinard, il sindaco di Chiomonte, in Val Susa. Il primo cittadino, più volte oggetto di minacce e di atti vandalici per le sue posizioni a favore della Torino-Lione, ha affermato: "Pensare che l'opera possa diventare pretesto per scontri politici e per giustificare campagne elettorale mi trova in disaccordo".

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