IL MONITO DI FRANCESCO

Papa: "No a cristiani da salotto, senza fervore" "Il denaro deve servire, non governare la vita"

Nel suo discorso Bergoglio ha esortato alla solidarietà e al ritorno dell'etica in favore dell'uomo anche "nella realtà finanziaria ed economica". E poi: "Il ricco deve aiutare il povero, rispettarlo"

16 Mag 2013 - 13:19
 © Ansa

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Papa Francesco torna a scuotere la Chiesa. Il pontefice, durante la messa a Santa Marta, ha lanciato il suo no ai "cristiani da salotto", "educati, ma senza fervore apostolico". Dopodiché ha invitato a chiedere allo Spirito Santo "che ci dia la grazia di dare fastidio alle cose che sono troppo tranquille nella Chiesa; la grazia di andare avanti verso le periferie esistenziali".

"La Chiesa non sia troppo tranquilla" - Nella sua riflessione sulle letture di oggi papa Francesco ha inoltre dipinto san Paolo come un uomo capace di dare fastidio, e ha commentato scherzosamente il fatto che Gesù si sia interessato alla diocesi di Roma fin dall'inizio.

Di cristiani con zelo apostolico, ha detto il Pontefice, la Chiesa "ha tanto bisogno", ''non soltanto in terra lontana, nelle chiese giovani, nei popoli che ancora non conoscono Gesù Cristo, ma qui in città, in città proprio, hanno bisogno di questo annuncio di Gesù Cristo. Dunque chiediamo allo Spirito Santo questa grazia dello zelo apostolico, cristiani con zelo apostolico.

E se diamo fastidio, benedetto sia il Signore. Avanti, come dice il Signore a Paolo: "Coraggio". Tutta la vita di Paolo, ha osservato, è stata ''una battaglia campale'', una ''vita con tante prove'', di ''persecuzione in persecuzione'', senza mai scoraggiarsi, nonostante le ''tante croci''.

"Il denaro non governi le vite" - "Il denaro deve servire e non governare, il Papa ama tutti, ricchi e poveri ma ha il dovere, in nome di Cristo, di ricordare al ricco che deve aiutare il povero, rispettarlo, promuoverlo''. Così Bergoglio ha esortato alla solidarietà e al ritorno dell'etica in favore dell'uomo "nella realtà finanziaria ed economica''. "La Chiesa incoraggia i governanti ad essere veramente al servizio del bene comune delle loro popolazioni, esorta i dirigenti della realtà finanziarie a prendere in considerazione l'etica e la solidarietà'', ha aggiunto il Papa nel suo discorso agli ambasciatori.

"Serve una riforma finanziaria che aiuti i poveri" - Il ''denaro'' è diventato un ''idolo''. ''Ideologie promuovono la autonomia assoluta dei mercati e speculazione finanziaria''. C'è una ''tirannia invisibile, a volte virtuale'' delle leggi del mercato. E' la denuncia davanti a un gruppo di ambasciatori del Papa, che chiede ''una riforma finanziaria'' e aiuto ai poveri.

"L'etica dà fastidio ai potenti" - Nella crisi finanziaria mondiale ha giocato un ruolo "la volontà di potenza e di possesso" che "è diventata senza limiti". "Dietro a questo atteggiamento - denuncia il Papa - si nasconde il rifiuto dell'etica, il rifiuto di Dio. Proprio come la solidarietà, l'etica dà fastidio". Forte denuncia di Bergoglio sulle cause dell'aumento della povertà mondiale e richiesta di intervernire, nel discorso agli ambasciatori di Kyrgyzstan, Antigua, Lussemburgo e Botswana.

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