PIOGGIA E NEVE

Maltempo, Coldiretti: "Un miliardo di danni"

Agricoltura compromessa, la confederazione chiede lo stato di calamità per le zone più colpite

26 Mag 2013 - 21:27
 © Ap/Lapresse

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Con l'ultima ondata di maltempo che ha colpito dopo il nord anche il centro Italia sale attorno al miliardo di euro il conto complessivo dei danni - tra maggiori costi e perdite produttive - provocati all'agricoltura. Lo denuncia la Coldiretti che chiede lo stato di calamità naturale per i territori più colpiti. Intanto la neve tocca anche la Toscana sul monte Amiata, nel Grossetano. Acqua alta a Venezia. Lago di Garda resta a rischio esondazioni.

Nevica sul Monte Amiata - Nevica sul Monte Amiata in provincia di Grosseto. I fiocchi sono cominciati a cadere da qualche ora e la coltre bianca ha già ricoperto la vetta fino ad arrivare al prato delle Macinaie e della Contessa, nel comune di Castel del Piano. Qualche problema anche per la viabilità provinciale.

Pioggia e neve in Veneto - Il Veneto si ritrova ancora con la testa avvolta dalle nubi, ''fasciatura'' provocata dal nucleo depressionario di origine artica. Pianura e soprattutto montagna continuano a patire anche oggi precipitazioni sparse, con temperature fredde per la stagione. In attesa di un clima più stabile, che il meteo Arpav prevede tra un paio di giorni, sulle alture oltre i 600 metri di Prealpi e Dolomiti c'è ancora chi è costretto a spalare neve. A Cortina fiocchi sono caduti anche nel pomeriggio e neve più abbondante si è posata su quella già depositata nei giorni scorsi sulle Tre Cime di Lavaredo, sede di arrivo della 20/ma tappa del Giro d'Italia. Il limite delle nevicate risalirà in ogni caso fino a circa 1300-1600. Sul resto della regione le precipitazioni sono a carattere intermittente. Le temperature sono inferiori alla media stagionale: questa mattina le localita' piu' fredde sono state Arabba (Belluno) con -2,9 gradi, Pescul (Belluno) e Asiago (Vicenza) entrambe con -1 grado.

Disagi in Lombardia, lago di Garda a rischio - La Sala operativa della Protezione civile regionale della Lombardia, che fa capo all'assessore alla Sicurezza, Protezione civile, segnala che permane l'interruzione della circolazione ferroviaria sulla linea Lecco-Bergamo tra i comuni di Calolziocorte e Cisano Bergamasco, mentre 41 famiglie (120-123 persone) sono ancora fuori casa, 20 di queste hanno trovato sistemazione autonoma da amici e parenti; 13 sono alloggiati in appartamenti messi a disposizione dal Comune e 8 sistemati in un capannone messo a disposizione del Comune che la Protezione Civile ha contribuito ad allestire per l'abitabilità, fornendo attrezzature necessarie. Sono iniziati anche i lavori di messa in sicurezza. La Protezione civile rende noto, inoltre, che al momento i livelli dei laghi si sono stabilizzati, restando al di sotto dei livelli di esondazione, ad eccezione del lago di Garda, che a Peschiera ha raggiunto nella notte il livello idrometrico di 1.47 metri. A Sirmione (Brescia) prosegue il monitoraggio e sono stati utilizzati circa 1000 sacchi di sabbia posizionati per evitare l'allagamento del centro storico e altri 1000 rimangono a disposizione come scorta.

Danni all'agricoltura, perduto un anno di lavoro - In migliaia di aziende agricole è andato perduto il lavoro di un intero anno, non c'è raccolto al nord che non sia compromesso, dal pomodoro al riso, dalle patate alla frutta, dalla soia al mais fino al fieno con gravi problemi per l'alimentazione degli animali ma il calo delle temperature fa aumentare anche i costi del riscaldamento delle stalle negli allevamenti di polli, suini e conigli. In Piemonte le eccessive piogge si sono abbattute sul riso con punte in alcuni comuni del vercellese e del novarese di oltre il 50% di danno. Nelle altre province da Alessandria a Cuneo, da Asti a Torino è la produzione del mais ad essere colpita con cali percentuali oscillanti tra il 30 e il 45 per cento. In Lombardia il crollo delle temperature e la valanga d'acqua che si è abbattuta hanno dato il colpo di grazia alle semine e al lavoro nei campi. Le perdite sono stimate fra il 30 e il 50%. In Veneto si calcola si è praticamente dimezzato il raccolto di soia e mais ma è danneggiato anche il 20% del fieno nella Regione con il maggior numero di allevamenti da carne in Italia. Nel padovano a rimetterci è soprattutto il mais, le cui semine sono bloccate al 50%, ma anche la soia mentre il grano sta maturando con difficoltà a causa delle continue piogge, così come gli ortaggi a pieno campo. In Emilia Romagna problemi gravi per soia, mais e fieno che faranno lievitare i costi per l'alimentazione negli allevamenti dove si produce il latte per il prestigioso parmigiano reggiano o la carne per i prosciutti di Parma.

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