Parole criptate raccolte in un quaderno forse dedicate alla moglie detenuta in un altro carcere
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Condannato all'ergastolo per la strage di Erba Olindo Romano trascorre il suo tempo in carcere scrivendo. Parole e frasi misteriose e criptiche, raccolte in un diario segreto che il 50enne sta compilando a Opera forse pensando alla sua Rosa, la moglie che, secondo la giustizia, è la complice degli omicidi commessi l'11 dicembre 2006 in cui morirono Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la nonna del bambino Paola Galli, e la vicina di casa Valeria Cherubini.
"Fimine Romixsmecu meficumixs" o "fine xs Romi cufiRome Ro" sono solo due delle frasi trovate nel codice Olindo dedicate quasi certamente alla sua metà ora nel carcere di Bollate. I due si vedono per due ore a settimana per tre venerdì su quattro. Gli incontri avvengono a Opera nella cella di "transito" dove il 50enne trascorre le sue giornate da solo, ormai da sei anni.
"La vita e l'amore non hanno una sola unità di misura", scrive nella sua Bibbia in stampatello con una grafia da bambino. Vicino a questa altre frasi criptiche perchè Olindo si sente un perseguitato.
Intanto il nuovo pool difensivo sta lavorando alla riapertura del processo. Gli avvocati avrebbero raccolto nuove prove legate a due impronte digitali e a due macchie di sangue "ignoto" raccolte dai Ris nell'ìappartamento della mattanza. E in rete aumentano ogni giorno gli iscritti al comitato "Rosa-Olindo: giustizia giusta" guidato dall'avvocato Diego Soddu.